S.AMBROGIO di GRION

Avvisi parrocchiali

foglietto n. 45/2016

6 novembre 2016 – XXXII domenica del t. ordinario

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PULIZIE:
Centro d’ascolto n° 12 di Vescovo Ivone martedì 8 novembre 2016
Centro d’ascolto n° 13 di Donà Lucia mercoledì 15 novembre 2016

PRESENTAZIONE CRESIMANDI Oggi, domenica 6, alla S. messa delle 9.30, presentazione dei ragazzi di 2° media che riceveranno la Cresima.

AVVIO ATTIVITÀ AZIONE CATTOLICA Oggi, domenica 6 novembre con la messa delle 9.30 inizieranno le attività per tutti i gruppi dell’Azione Cattolica (ACR dalla 5 elementare alla 1 superiore, ACG dalla 2 alla 4 superiore, Adulti). L’attività per l’ACR durerà fino alle 12.30, per l’ACG piacevole sorpresa in oratorio. Vi aspettiamo!!

SACERDOTI IN FORMAZIONE Da lunedì 7 a giovedì 10 novembre i sacerdoti parteciperanno alla “Settimana residenziale di formazione” insieme agli altri sacerdoti del vicariato. Per eventuali emergenze si prega di contattare Graziella (cooperatrice pastorale) 3478994374. Le S. Messe a Trebaseleghe saranno garantite da altri sacerdoti.
Infatti, mercoledì 9 novembre don Federico non sarà presente in canonica.

INCONTRO TERZA MEDIA Giovedì 10 novembre ore 20.30 in Centro Giovanile a Trebaseleghe incontro genitori insieme ai ragazzi di terza media delle tre parrocchie.

GRUPPO ORATORIO “Open day” Giovedì 10 novembre 2016 ore 21:00 Invito rivolto a tutti quanti desiderano approfondire scopi, temi, attività, proposte e quant’altro il gruppo offre negli appuntamenti domenicali, con la possibilità di partecipare attivamente alla costruzione del percorso. Vi aspettiamo numerosi…

RIUNIONE GENITORI ACR Domenica 13 novembre, subito dopo la S. Messa delle 09,30 tutti i genitori dei ragazzi dei vari gruppi ACR sono invitati ad un breve incontro con gli educatori.

Consiglio Pastorale Parrocchiale Mercoledì 16 novembre ore 20.30 in canonica

INCONTRO GENITORI PRIMA MEDIA delle tre parrocchie: posticipato a martedì 22 novembre ore 20.30 in Centro Giovanile a Trebaseleghe.

SAGRA PARROCCHIALE E PESCA DI BENEFICENZA
Un sentito ringraziamento a tutta la comunità per la buona riuscita della sagra e della pesca di beneficenza, aiutati anche dal buon tempo. Grazie a tutti coloro che hanno lavorato in questi giorni, a quanti hanno contribuito gratuitamente con offerte e beni e un grazie a tutta la comunità parrocchiale per aver partecipato, sostenuto le diverse iniziative.
Come parroco esprimo la mia soddisfazione perché nelle due iniziative della sagra e pesca di beneficenza ho colto un bel segno di collaborazione, corresponsabilità e generosità della parrocchia, ho respirato un clima di famiglia e di comunione, auspico che possiamo progredire così il nostro cammino parrocchiale.

AVVISI DELLA COLLABORAZIONE

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CONVEGNO DIOCESANO MINISTRI STRAORDINARI Oggi, Domenica 6 novembre ore 15.30 a Treviso con conferimento del mandato.

CELEBRAZIONI PER IL 4 NOVEMBRE Oggi, domenica 6 novembre alle ore 9.30 presso il piazzale del Municipio, avrà luogo il raduno dei soci Combattenti, Reduci e Simpatizzanti per partecipare alla cerimonia commemorativa per la giornata dell’unità nazionale e delle forze armate.

INCONTRI CARITAS Lunedì 7 novembre ore 20.30 a Piombino Dese terzo incontro del corso organizzato dalla Caritas inter-parrocchiale.

CHIUSURA DEL GIUBILEO Domenica 13 novembre ore 16 in Cattedrale a Treviso S. Messa di chiusura del Giubileo. Tutti sono invitati a partecipare alla celebrazione per ringraziare il Signore di questo anno così prezioso che ci ha portato a riscoprire il cuore misericordioso di Dio per poterlo così far conoscere a tutti.

CONVEGNO DIOCESANO DEI CORI GIOVANI: Domenica 20 novembre
Ore 14:15 Accoglienza in Cattedrale dei Cori giovani, preghiera iniziale e a seguire divisione per voci
Ore 17:00 S. MESSA presieduta dal vescovo Gianfranco A. Gardin.

CORSO FIDANZATI Da domenica 15 gennaio a domenica 2 aprile 2017, a Trebaseleghe. Chi fosse interessato, si affretti per l’iscrizione in canonica a Trebaseleghe, chiedere a don Rolando. In chiesa ci sono i dépliant.

COMMENTO AL VANGELO

L’amore dei risorti: purezza degli angeli, pienezza di Dio
di E. Ronchi

I sadducei si cimentano in un apologo paradossale, quello di una donna sette volte vedova e mai madre, e lo sottopongono a Gesù come caricatura della sua fede nella risurrezione.

Lo sappiamo: non è facile credere nella vita eterna. Forse perché la immaginiamo come durata indefinita, anziché come intensità e profondità, come infinita scoperta di cosa significhi amare con il cuore stesso di Dio. L’unica piccola eternità in cui i sadducei credono è la sopravvivenza del patrimonio genetico della famiglia, così importante da giustificare il passaggio di quella donna di mano in mano, come un oggetto: «si prenda la vedova… Allora la prese il secondo e poi il terzo e così tutti e sette». Il loro linguaggio non è sfiorato neppure da un’ombra di amore, ma riduce la carne dolorante e luminosa della vita a uno strumento, una cosa da adoperare per i propri fini. Gesù non ci sta, e alla loro domanda banale (di quale dei sette fratelli sarà moglie quella donna?) contrappone un intero mondo nuovo:

Quelli che risorgono non prendono né moglie né marito. Gesù non dice che finiranno gli affetti e il lavoro gioioso del cuore. Anzi, l’unica cosa che rimane per sempre, ciò che rimane quando non rimane più nulla, è l’amore (1 Cor 13,8). I risorti non prendono moglie o marito, e tuttavia vivono la gioia, umanissima e immortale, di dare e ricevere amore: su questo si fonda la felicità di questa e di ogni vita. Perché amare è la pienezza dell’uomo e di Dio. E ciò che vince la morte non è la vita, è l’amore. E finalmente nell’ultimo giorno, a noi che abbiamo fatto tanta fatica per imparare ad amare, sarà dato di amare con il cuore stesso di Dio.

I risorti saranno come angeli. Ma che cosa sono gli angeli? Le creature un po’ evanescenti, incorporee e asessuate del nostro immaginario romantico? O non piuttosto, biblicamente, annunciatori di Dio (Gabriele), forza di Dio (Michele), medicina di Dio (Raffaele)? Occhi che vedono Dio faccia a faccia (Mt 18,10), presenti alla Presenza? Il Signore è Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe. Dio non è Dio di morti, ma di vivi. In questa preposizione «di» ripetuta 5 volte è racchiuso il motivo ultimo della risurrezione, il segreto dell’eternità. Una sillaba breve come un respiro, ma che contiene la forza di un legame, indissolubile e reciproco, e che dice: Dio appartiene a loro, loro a Dio.

Così totale è il legame, che il Signore non può pronunciare il proprio nome senza pronunciare anche quello di coloro che ama. Il Dio forte al punto di inondare di vita anche le vie della morte ha così bisogno dei suoi figli da ritenerli parte fondamentale di sé stesso. Questo Dio di uomini vive solo se io e tu vivremo, per sempre, con Lui.