S.AMBROGIO di GRION

Avvisi parrocchiali

foglietto n. 39/2019

6 Ottobre 2019 – XXVII del tempo ordinario

PULIZIE
Dal 7/10 al 12/10 Gr. Genitori ragazzi ref. Basso Marica
Dal 14/10 al 19/10 C.A. n° 19 ref. Zanini Dolfina
Dal 21/10 al 26/10 C.A. n. 1-4 ref. Fardin Roberto e Sorato Roberto
Dal 28/10 al 02/11 Gruppo Ragazzi ref. Vian Anna

DATE PROSSIMI BATTESIMI
Domenica 24 novembre durante la messa delle ore 11. Le coppie di genitori interessate contattino don Federico.

CONSIGLIO PASTORALE Mercoledì 9 ottobre ore 20.45 in canonica.

INCONTRO GENITORI DI SECONDA ELEMENTARE
Giovedì 10 ottobre nelle aule di catechismo alle ore 20.30 don Federico incontra i genitori dei bambini di seconda elementare per definire l’inizio e l’avvio del nuovo percorso di catechismo.

ADORAZIONE EUCARISTICA Venerdì 11 ottobre ore 20.30 in chiesa, in particolare pregheremo per i missionari.

BUSTE PARROCCHIALI: c’è ancora la possibilità di portarla.

******** LAVORI PIAZZALE DELLA CHIESA ********

ACCESSI L’accesso all’oratorio sarà dal cancello grande della canonica, mentre alla chiesa solo dalla porta centrale.
A CHE PUNTO SIAMO? In chiesa potete trovare un prospetto dei lavori con lo stato del finanziamento dell’opera: le pietre colorate rappresentano simbolicamente i soldi finora raccolti, quelle vuote aspettano la generosità della comunità! Ad ora sono stati raccolti da buste parrocchiali e offerte varie 41.300 euro.
RACCOLTA FONDI Ogni contributo a favore di tale opera è bene accetto. Ricordiamo l’iniziativa UNA PIETRA PER IL SAGRATO: “acquistare” simbolicamente una o più pietre per il sagrato al costo di 50€ l’una, anche con offerte straordinarie tramite bonifico bancario specificando la causale “Una pietra per il sagrato”.
Di seguito gli estremi per il bonifico: IBAN IT 24 Y 08327 62941 000000012690
PARROCCHIA S. AMBROGIO DI GRION
BANCA DI CREDITO COOPERATIVO DI ROMA, AG. TREBASELEGHE
Ringrazio fin d’ora quanti collaboreranno e contribuiranno nel miglior modo possibile secondo coscienza e possibilità.

AVVISI DELLA COLLABORAZIONE

ORARIO SS. MESSE NELLE PARROCCHIE DELLA COLLABORAZIONE

CELEBRAZIONE DI AVVIO DEL NUOVO ANNO PASTORALE
Lunedì 14 ottobre alle ore 20.30 nel tempio di S. Nicolò a Treviso con la presenza del nuovo Vescovo Michele Tomasi. Tutti gli operatori di pastorale sono invitati alla celebrazione, in particolare i membri del consiglio pastorale.
Ritrovo in piazza a S. Ambrogio ore 19:45.

CONDIVISIONE DAL PELLEGRINAGGIO A PIEDI SVOLTO SABATO 21 SETTEMBRE
Sabato 21 settembre le due parrocchie di S. Ambrogio e Silvelle hanno vissuto il secondo pellegrinaggio a piedi per affidare il nuovo anno pastorale. All’inizio del cammino ciascuno è stato invitato a scrive in un’impronta di piedi uno o due atteggiamenti che aiutano a costruire la comunità e il camminare insieme.
Condivido di seguito alcuni di questi atteggiamenti: il rispetto, essere gentili e affettuosi, la comprensione, la pazienza, condividere nella diversità, donare tempo per i fratelli, accoglienza, sentirsi parte di qualcosa di grande, ascoltare, non giudicare, condividere spazi, l’aiuto reciproco, collaborazione, mente aperta, fermarsi aspettare l’altro, il perdono, mettersi dalla parte degli altri, valorizzare le capacità degli altri, preghiere e umiltà, sorridere, fiducia e comprensione, mettere a disposizione i propri doni, parlare con tutti, silenzio e attenzione all’altro.
Preghiamo affinché ciascuno possa fare propri questi atteggiamenti.

COMMENTO AL VANGELO

Servi “inutili” cioè senza secondi fini, che si donano
di E. Rocchi

Per capire la domanda degli apostoli: “accresci in noi la fede”, dobbiamo riandare alla vertiginosa proposta di Gesù un versetto prima: se tuo fratello commetterà una colpa sette volte al giorno contro di te e sette volte al giorno ritornerà a te dicendo: “sono pentito”, tu gli perdonerai. Sembra una missione impossibile, ma notiamo le parole esatte. Se tuo fratello torna e dice: sono pentito, non semplicemente: “scusa, mi dispiace” (troppo comodo!) ma: “mi converto, cambio modo di fare”, allora tu gli darai fiducia, gli darai credito, un credito immeritato come fa Dio con te; tu crederai nel suo futuro. Questo è il perdono, che non guarda a ieri ma al domani; che non libera il passato, libera il futuro della persona. Gli apostoli tentennano, temono di non farcela, e allora: “Signore, aumenta la nostra fede”. Accresci, aggiungi fede. È così poca! Preghiera che Gesù non esaudisce, perché la fede non è un “dono” che arriva da fuori, è la mia risposta ai doni di Dio, al suo corteggiamento mite e disarmato. «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “sradicati e vai a piantarti nel mare” ed esso vi obbedirebbe». L’arte di Gesù, il perfetto comunicatore, la potenza e la bellezza della sua immaginazione: alberi che obbediscono, il più piccolo tra i semi accostato alla visione grandiosa di gelsi che volano sul mare! Ne basta poca di fede, anzi pochissima, meno di un granello di senape. Efficace il poeta Jan Twardowski: «anche il più gran santo/ è trasportato come un fuscello/ dalla formica della fede». Tutti abbiamo visto alberi volare e gelsi ubbidire, e questo non per miracoli spettacolari – neanche Gesù ha mai sradicato piante o fatto danzare i colli di Galilea – ma per il prodigio di persone capaci di un amore che non si arrende. Ed erano genitori feriti, missionari coraggiosi, giovani volontari felici e inermi. La seconda parte del vangelo immagina una scena tra padrone e servi, chiusa da tre parole spiazzanti: quando avete fatto tutto dite “siamo servi inutili”. Guardo nel vocabolario e vedo che inutile significa che non serve a niente, che non produce, inefficace. Ma non è questo il senso nella lingua di Gesù: non sono né incapaci né improduttivi quei servi che arano, pascolano, preparano da mangiare. E mai è dichiarato inutile il servizio. Significa: siamo servi senza pretese, senza rivendicazioni, senza secondi fini. E ci chiama ad osare la vita, a scegliere, in un mondo che parla il linguaggio del profitto, di parlare la lingua del dono; in un mondo che percorre la strada della guerra, di prendere la mulattiera della pace. Dove il servizio non è inutile, ma è ben più vero dei suoi risultati: è il nostro modo di sradicare alberi e farli volare.

(Letture: Abacuc 1,2-3;2,2-4; Salmo 94; 2 Timòteo 1,6-8.13-14; Luca 17, 5-10).