S.AMBROGIO di GRION

Avvisi parrocchiali

foglietto n. 29-30/2018

22 Luglio 2018 – XVI Domenica del Tempo Ordinario

29 Luglio 2018 – XVII Domenica del Tempo Ordinario

PULIZIE
Dal 23/07 al 28/07 G.genitori R. 3° media ref. Vian Anna
Dal 30/07 al 04/08 Centri d’Ascolto 3 e 7 ref. Barbiero Leonardo e Fascina Fabio
Dal 06/08 al 11/08 Centro d’Ascolto 5 ref. Bortolozzo Alba

DON FEDERICO sarà assente per camposcuola mercoledì 25 luglio.

FOTO GIUBILEO Per chi avesse richiesto le foto dei giubilei, sono disponibili in canonica negli orari di apertura.

ATTIVITA’ ESTIVE
Campo ACR 5^ elem. S. Ambrogio Trebaseleghe 6 – 12 agosto S. Pietro di Barbozza.
Campo ACR 1^ e 2^ media S. Ambrogio Silvelle Trebaseleghe Levada Torreselle 22 – 29 luglio Valle di Cadore.
Campo ACR 3^ media S. Ambrogio Levada Torreselle 12 – 19 agosto Fongaria di Recoaro Terme.
Campo ACG 1^ e 2^ sup. S. Ambrogio Silvelle Fossalta Trebaseleghe Piombino Dese Levada Torreselle campo in bici Cavallino, Ca’ Savio.
Alcuni giovanissimi partecipano al Pellegrinaggio diocesano Aquileia-Treviso-Roma dal 6 al 12 agosto.
I diversi campi estivi sono organizzati con le parrocchie della collaborazione pastorale, accompagniamo queste attività formative perché possano essere una valida opportunità di crescita umana e cristiana.

Mercoledì 1 e giovedì 2 agosto: Indulgenza plenaria del perdon d’Assisi
Con l’indulgenza si ottiene il dono delle pene dei nostri peccati, cioè le conseguenze lasciate dal peccato. Si può ottenere per sé o per i propri defunti. Si può ottenere una sola volta, da mezzogiorno del 1 agosto a mezzanotte del giorno seguente, oppure nella domenica precedente o successiva (a decorrere dal mezzogiorno del sabato fino alla mezzanotte della domenica).
Le condizioni per acquistare il Perdono sono come quelle prescritte per ogni indulgenza plenaria e cioè: confessione sacramentale (negli otto giorni precedenti o seguenti). Partecipazione alla Messa e comunione Eucaristica. Visita a una chiesa parrocchiale o ad una chiesa francescana per recitare alcune preghiere: il CREDO per riaffermare la propria identità cristiana. Il Padre nostro per riaffermare la propria dignità di figli di Dio ricevuta nel Battesimo. Una Preghiera secondo le intenzioni del Papa (Pater, Ave, Gloria) per riaffermare la propria appartenenza alla Chiesa il cui centro e fondamento visibile di unità è il Romano Pontefice.

Possibilità per le confessioni a Trebaseleghe: Mercoledì 1 agosto dalle 9.15-10.30;
a Silvelle venerdì 3 agosto dalle 9.00 alle 10.00 e sabato 4 agosto dalle 16.30 alle 18.00.

UN LIBRO SOTTO L’OMBRELLONE
Mi è stato regalato questo libro, lo consiglio per una lettura estiva che può nutrire la nostra fede. SALE NON MIELE, per una fede che brucia. Di Luigi Maria Epicoco ed S. Paolo.
La Fede non è un po’ di miele in bocca per imbonire l’ingoiare di qualche pillola amara. Delle volte è qualcosa che brucia, come il sale su una ferita. Ma proprio per questo le impedisce di “marcire”. Siamo chiamati ad esse sale e non miele.

INVITO AI COMPAESANI DI S. AMBROGIO DI TREBASELEGHE
Carissimi, vi informiamo che, nell’ambito delle manifestazioni della Sagra Parrocchiale di S. Ambrogio (ottobre 2018), abbiamo intenzione di promuovere e allestire anche quest’anno una mostra storica locale sulla Scuola degli anni 1930 – 1960 presso il Salone del teatro, in concomitanza della pesca di beneficenza.
La mostra, dal titolo “LA SCUOLA DI IERI”, intende esporre quel che di bello, interessante, curioso viene ancora conservato, allo scopo di far rivivere le emozioni del clima scolare dei tempi andati.
L’invito è rivolto affinchè si contribuisca al recupero della memoria raccogliendo fotografie, quaderni, pennini, astucci, cartelle, pagelle, diplomi, “attrezzi” e testi scolastici riconducibili a tali periodi che appartengono ai vostri archivi familiari.
Per facilitare la consegna del materiale documentario, invitiamo i proprietari a recarsi presso il salone del teatro parrocchiale nei seguenti giorni:
sabato 1 settembre dalle 17 alle 19; domenica 2 settembre dalle 10.30 alle 12;
lunedì 3 e martedì 4 settembre dalle 20 alle 21.
Tutto il materiale raccolto verrà restituito domenica 7 novembre
Referenti per le informazioni e la raccolta dei materiali:
Annalisa tel.049 9378287 cell. 3391428437
Silvana tel.049 9378096 cell. 3209057342
Ringraziamo anticipatamente quanti vorranno collaborare partecipando attivamente all’iniziativa culturale.
Comitato festeggiamenti Sagra Parrocchiale di S. Ambrogio

AVVISI DELLA COLLABORAZIONE

ORARIO SS. MESSE NELLE PARROCCHIE DELLA COLLABORAZIONE

ESPERIENZE DIOCESANE ESTIVE proposte dall’Azione Cattolica aperte a tutti.

  • Sinodo Dei Giovani – Pellegrinaggio Diocesano Aquileia-Treviso-Roma (16-30 anni) 6-12 agosto.
  • Campo Famiglie Vivere Il Dono:11-18 agosto a Lorenzago (BL)
  • Campo giovani 20-30enni Custodi Del Passato. Un viaggio intriso di fede, storia, arte e cultura: 18-26 agosto – modalità itinerante in Europa.
  • Campo Base (per educatori ACR e ACG): 18-25 agosto a Caviola (BL).

Info www.actreviso.it/campi-estivi-2018/ oppure segret. 0422 576878

Tempo di vacanza, tempo di riposo e tempo per rigenerarsi interiormente e fisicamente. È anche un’opportunità per coltivare e gustare le relazioni familiari in clima di gratuità.
Gesù non va in vacanza: coltiviamo la nostra fede anche in questo periodo.
BUONE VACANZE A TUTTI!

COMMENTO AL VANGELO

L’arte divina della compassione per restare umani
di E. Rocchi

C’era tanta gente che andava e veniva che non avevano neanche il tempo di mangiare. Gesù allora mostra una tenerezza di madre nei confronti dei suoi discepoli: andiamo via, e riposatevi un po’. Lo sguardo di Gesù va a cogliere la stanchezza dei suoi. Non si ferma a misurare i risultati ottenuti nella missione appena conclusa, per lui prima di tutto viene la persona, la salute profonda del cuore.

Più di ciò che fai, a lui interessa ciò che sei: non chiede ai dodici di pregare, di preparare nuove missioni o affinarne il metodo, solo li conduce a prendersi un po’ di tempo tutto per loro, del tempo per vivere. È il gesto d’amore di uno che vuole loro bene e li vuole felici. Come suggerisce questo testo molto noto:

Prenditi tempo per pensare / perché questa è la vera forza dell’uomo
Prenditi tempo per leggere / perché questa è la base della saggezza
Prenditi tempo per pregare / perché questo è il maggior potere sulla terra
Prenditi tempo per ridere / perché il riso è la musica dell’anima
Prenditi tempo per donare / perché il giorno è troppo corto per essere egoista
Prenditi tempo per amare ed essere amato / perché questo è il privilegio dato da Dio
Prenditi tempo per essere amabile / perché questo è il cammino della felicità.
Prenditi tempo per vivere!

E quando, sceso dalla barca vide la grande folla, provò compassione per loro. Appare una parola bella come un miracolo, filo conduttore dei gesti di Gesù: l’arte della compassione. Che è detta con un termine che evoca le viscere, un crampo nel ventre, un graffio, un’unghiata sul cuore. Che lo coinvolge. Gesù è preso fra due compassioni in conflitto: la stanchezza degli amici e lo smarrimento della folla. E cambia i suoi programmi: si mise a insegnare loro molte cose. Gesù cambia i suoi programmi, ma non quelli dei suoi amici. Rinuncia al suo riposo, non al loro. «Venite in disparte, con me», aveva detto. «Poi torneremo tra la gente con un santuario rinnovato di bellezza e generosità». E i suoi osservano e imparano ancora più a fondo il cuore di Dio: Dio altro non fa’ che eternamente considerare ogni suo figlio più importante di se stesso.

Stai con Gesù, lo guardi agire e lui ti offre il primo insegnamento: come guardare, prima ancora di come agire. E lo consegna ai dodici apostoli: prima ancora delle parole insegna uno sguardo che abbraccia, che ha compassione e tenerezza. Poi, le parole verranno e sapranno di cielo.

Se ancora c’è sulla terra chi ha l’arte divina della compassione, chi si commuove per l’ultimo uomo, allora questa terra avrà un futuro, allora c’è ancora speranza di restare umani, di arrestare questa emorragia di umanità, questo dominio delle passioni tristi.

La legge della generosità: il pane condiviso non finisce.
di E. Rocchi

C’è qui un ragazzo che ha cinque pani d’orzo e due pesci… Ma che cos’è questo per tanta gente? Quel ragazzo ha capito tutto, nessuno gli chiede nulla e lui mette tutto a disposizione: la prima soluzione davanti alla fame dei cinquemila, quella sera sul lago e sempre, è condividere. E allora: io comincio da me, metto la mia parte, per quanto poco sia. E Gesù, non appena gli riferiscono la poesia e il coraggio di questo ragazzo, esulta: Fateli sedere! Adesso sì che è possibile cominciare ad affrontare la fame. Come avvengano certi miracoli non lo sapremo mai. Ci sono e basta. Ci sono, quando a vincere è la legge della generosità. Poco pane condiviso tra tutti è misteriosamente sufficiente; quando invece io tengo stretto il mio pane per me, comincia la fame.

«Nel mondo c’è pane sufficiente per la fame di tutti, ma insufficiente per l’avidità di pochi» (Gandhi).

Il Vangelo neppure parla di moltiplicazione ma di distribuzione, di un pane che non finisce. E mentre lo distribuivano, il pane non veniva a mancare; e mentre passava di mano in mano restava in ogni mano.

Gesù non è venuto a portare la soluzione dei problemi dell’umanità, ma a indicare la direzione. Il cristiano è chiamato a fornire al mondo lievito più che pane (Miguel de Unamuno): a fornire ideali, motivazioni per agire, il sogno che un altro mondo è possibile. Alla tavola dell’umanità il vangelo non assicura maggiori beni economici, ma un lievito di generosità e di condivisione, profezia di giustizia. Non intende realizzare una moltiplicazione di beni materiali, ma dare un senso, una direzione a quei beni, perché diventino sacramenti vitali.

Gesù prese i pani e dopo aver reso grazie li diede a quelli che erano seduti.

Tre verbi benedetti: prendere, rendere grazie, donare. Noi non siamo i padroni delle cose. Se ci consideriamo tali, profaniamo le cose: l’aria, l’acqua, la terra, il pane, tutto quello che incontriamo, non è nostro, è vita che viene in dono da altrove, da prima di noi e va oltre noi. Chiede cura e attenzione, come per il pane del miracolo («raccogliete i pezzi avanzati perché nulla vada perduto…e riempirono dodici canestri»), le cose hanno una sacralità, c’è una santità perfino nella materia, perfino nelle briciole della materia: niente deve andare perduto.

Il pane non è solo spirituale, rappresenta tutto ciò che ci mantiene in vita, qui e ora. E di cui il Signore si preoccupa: «La religione non esiste solo per preparare le anime per il cielo: Dio desidera la felicità dei suoi figli anche su questa terra (Evangelii gaudium 182)». Donaci Signore il pane, l’amore e la vita, perché per il pane, per la vita e per l’amore tu ci hai creati.