S.AMBROGIO di GRION

Avvisi parrocchiali

foglietto n. 13/2018

1 Aprile 2018 – Pasqua di Resurrezione del Signore

PULIZIE
Centro d’ascolto n° 1-4 di Fardin Roberto e Bertolin Alessandro martedì 3 aprile 2018
Centro d’ascolto n° 2 di Pizzolato Danilo martedì 10 aprile 2018
Centro d’ascolto n° 3 di Barbiero Leonardo martedi 17 aprile 2018
Centro d’ascolto n° 5 di Bortolozzo Alba martedi 24 aprile 2018

DATA DEI PROSSIMI BATTESIMI: domenica 22 aprile durante la messa delle ore 11 e domenica 20 maggio alle ore 12. Gli incontri di preparazione sono domenica 22 e 29 aprile in Centro Giovanile a Trebaseleghe. Le coppie di genitori interessati prendano contatto con don Federico.

DOMENICA 1 aprile PASQUA DI RESURREZIONE
Questo è il giorno che ha fatto il Signore: rallegriamoci ed esultiamo
ORE 9.30 S. Messa animata dal coro giovani.
ORE 11.00 S. Messa solenne animata dalla corale.

AUGURI DI BUONA PASQUA
“Cristo è ristoro”. Desideriamo esprimere i nostri auguri auspicando che nella nostra comunità continuino a crescere quelle relazioni fondate sulla fiducia, l’ascolto, il perdono, la gratuità e il sacrificio. Vivere così le relazioni ci fa fare l’esperienza di risorgere, cioè di rialzarci, rimetterci in piedi e ritornare alla vita anche là dove sembra che non ci sia più per tanti motivi. Un ricordo particolare a chi vive un tempo di malattia, di prova, la perdita di una persona cara, e agli anziani.
BUONA PASQUA don Federico, don Rolando, don Riccardo, don Luca, don Raju e Graziella Cooperatrice Pastorale.

Unito agli auguri anche il nostro ringraziamento per tutti coloro che si sono resi disponibili e si sono coinvolti per l’organizzazione delle varie celebrazioni nel periodo della quaresima e delle settimana santa. Sono state un bel segno di comunità viva e partecipe. Segno di luce e speranza per continuare il nostro cammino di collaborazione.

Lunedì 2 aprile – lunedì dell’Angelo S. Messa ore 9.30

Domenica 8 aprile – II domenica di Pasqua e della Divina Misericordia

CELEBRAZIONE DELLA DIVINA MISERICORDIA nel pomeriggio alle ore 15.00 nella Chiesa Parrocchiale di Trebaseleghe.
Programma: Benedizione icona di “Gesù misericordioso” e delle icone private (che si possono portare appresso); recita comunitaria della “Coroncina”; adorazione eucaristica con preghiere di intercessione e guarigione; passaggio del Santissimo con solenne benedizione eucaristica.
* Per far sì che i fedeli vivano con intensa pietà questa celebrazione, lo stesso Sommo Pontefice Giovanni Paolo II° ha stabilito che la predetta domenica sia arricchita dell’Indulgenza plenaria (alle consuete condizioni)

BUSTE PARROCCHIALI: sono state raccolte finora 65 buste su 680 distribuite. Ricordo di compiere questo piccolo ma significativo gesto di sostegno per le necessità della comunità

Questo tempo di pasqua si celebra la gratuità dell’amore di Dio attraverso i sacramenti e alcune tappe:
Sabato 14 aprile alla messa delle ore 17.00 S. Cresima di 18 ragazzi di Seconda media.
Domenica 22 aprile alla messa delle 9.30 a S. Ambrogio Comunione di Maturità dei ragazzi di terza media delle tre parrocchie.
Domenica 6 maggio alla messa delle 11.00 prima comunione di 20 bambini di quarta elementare.
Domenica 22 maggio alla messa delle ore 11.00 invitiamo gli ammalati e anziani per ricevere il sacramento dell’unzione degli infermi.
Domenica 10 giugno alle ore 11.00 s. messa con le coppie che festeggiano il loro giubileo di matrimonio.

 

AVVISI DELLA COLLABORAZIONE

ORARIO SS. MESSE NELLE PARROCCHIE DELLA COLLABORAZIONE

 

COMMENTO AL VANGELO

Il sepolcro vuoto, annuncio di una vita indistruttibile.
di E. Rocchi

Una tomba, un giardino, una casa e un andare e venire di donne e di uomini. Maria di Magdala esce di casa quando è ancora notte, buio nel cielo e buio nel cuore. Non ha niente tra le mani, solo il suo amore che si ribella all’assenza di Gesù: «Amare è dire: tu non morirai!» (G. Marcel). È pieno di risonanze del Cantico dei Cantici il Vangelo del mattino di Pasqua: ci sono il giardino, la notte e l’alba, la ricerca dell’amore perduto, c’è la corsa, le lacrime, e il nome pronunciato come soltanto chi ama sa fare.
Maddalena ha un gran coraggio. Quell’uomo amato, che sapeva di cielo, che aveva spalancato per lei orizzonti infiniti, è ora chiuso in un buco nella roccia. Tutto finito. Ma perché Maria si reca al sepolcro? «Perché si avvicinò alla tomba, pur essendo una donna, mentre ebbero paura gli uomini? Perché lei gli apparteneva e il suo cuore era presso di lui. Dove era lui, era anche il cuore di lei. Perciò non aveva paura» (Meister Eckhart).
E vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Il sepolcro è spalancato, vuoto e risplendente, nel fresco dell’alba. E fuori è primavera. Il sepolcro è aperto come il guscio di un seme. E vuoto.
Maria di Magdala corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo. È sempre lei, la donna forte accanto alla croce, stordita in faccia al sepolcro vuoto, sempre nominata per prima negli elenchi delle donne che seguono Gesù, è lei che rimette in moto il racconto della fede.
Sugli apostoli era piombato un macigno. Il dolore a unghiate aveva scavato il cuore. Ma loro hanno comunque fatto una scelta intelligente: stanno insieme, non si separano. Uno da solo può essere travolto, insieme invece si fa argine, insieme si può correre e arrivare più lontano e più in profondità: uscirono allora Simon Pietro e l’altro discepolo e correvano insieme tutti e due…
Insieme arrivano e vedono: manca un corpo alla contabilità della morte, manca un ucciso ai conti della violenza. I loro conti sono in perdita. Quell’assenza richiede che la nostra vista si affini, chiede di vedere in profondità. «Non è qui» dice un angelo alle donne. Che bello questo «non è qui». Lui è, ma non qui; lui è, ma va cercato fuori, altrove; è in giro per le strade, è in mezzo ai viventi; è «colui che vive», è un Dio da sorprendere nella vita. È dovunque, eccetto che fra le cose morte. È dentro i sogni di bellezza, in ogni scelta per un più grande amore, è dentro l’atto di generare, nei gesti di pace, negli abbracci degli amanti, nella fame di giustizia, nel grido vittorioso del bambino che nasce, nell’ultimo respiro del morente. E chi vive una vita come la sua ha in dono la sua stessa vita indistruttibile.