S.AMBROGIO di GRION

Avvisi parrocchiali

foglietto n. 06/2019

10 Febbraio 2019 – V Domenica del Tempo Ordinario

PULIZIE
Dal 11/02 al 16/02 Gr. Genitori 5^ elem. ref.  Baldassa Gianna
Dal 18/02 al 23/02 C.A n. 14-15 ref. Marcon Fabio / Basso Gianna
Dal 25/02 al 02/03 Gr. Genitori 2^ media ref. Fusaro Silvia
Dal 04/03 al 09/03 C.A. n. 17-18-20 ref. Libralato Antonella

BATTESIMI: domenica 10 febbraio durante la messa delle ore 11 battesimo di: Callegaro Francesco di Alberto e Florian Angela; Scattolin Teresa di Mattia e Pizzolato Monica; Vescovo Azzurra di Andrea e Scattolin Vanessa. Affidiamo questi bambini e le loro famiglie.

ACR 5 ELEMENTARE a partire da domenica 17/02 cominceranno le attività di ACR anche per i bambini di 5 elementare. Dopo la Santa Messa delle 9:30, gli educatori aspetteranno i bambini nelle sale parrocchiali, per concludere alle 12:00. Vi aspettiamo numerosi!!!

Domenica 3 febbraio sono stati raccolti 210 euro per il Centro di Aiuto alla Vita di Camposampiero, che aiuta le mamme in difficoltà, anche delle nostre comunità. I volontari ringraziano la comunità per quanto è stato donato.

GIORNATA MONDIALE PER IL MALATO 11 febbraio si è proposta una messa alle ore 19 in chiesa a Silvelle con le due comunità riunite per pregare per tutti gli ammalati.

Dal messaggio di Papa Francesco per la XXVII Giornata Mondiale del Malato
«Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date» (Mt 10,8)
Cari fratelli e sorelle, «Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date» (Mt 10,8). Queste sono le parole pronunciate da Gesù quando inviò gli apostoli a diffondere il Vangelo, affinché il suo Regno si propagasse attraverso gesti di amore gratuito.

In occasione della XXVII Giornata Mondiale del Malato, che si celebrerà in modo solenne a Calcutta, in India, l’11 febbraio 2019, la Chiesa, Madre di tutti i suoi figli, soprattutto infermi, ricorda che i gesti di dono gratuito, come quelli del Buon Samaritano, sono la via più credibile di evangelizzazione. La cura dei malati ha bisogno di professionalità e di tenerezza, di gesti gratuiti, immediati e semplici come la carezza, attraverso i quali si fa sentire all’altro che è “caro”.
La vita è dono di Dio, e come ammonisce San Paolo: «Che cosa possiedi che tu non l’abbia ricevuto?» (1 Cor 4,7). Proprio perché è dono, l’esistenza non può essere considerata un mero possesso o una proprietà privata, soprattutto di fronte alle conquiste della medicina e della biotecnologia che potrebbero indurre l’uomo a cedere alla tentazione della manipolazione dell’ “albero della vita” (cfr Gen 3,24).
Di fronte alla cultura dello scarto e dell’indifferenza, mi preme affermare che il dono va posto come il paradigma in grado di sfidare l’individualismo e la frammentazione sociale contemporanea, per muovere nuovi legami e varie forme di cooperazione umana tra popoli e culture. Il dialogo, che si pone come presupposto del dono, apre spazi relazionali di crescita e sviluppo umano capaci di rompere i consolidati schemi di esercizio di potere della società. Il donare non si identifica con l’azione del regalare perché può dirsi tale solo se è dare sé stessi, non può ridursi a mero trasferimento di una proprietà o di qualche oggetto. Si differenzia dal regalare proprio perché contiene il dono di sé e suppone il desiderio di stabilire un legame. Il dono è, quindi, prima di tutto riconoscimento reciproco, che è il carattere indispensabile del legame sociale. Nel dono c’è il riflesso dell’amore di Dio, che culmina nell’incarnazione del Figlio Gesù e nella effusione dello Spirito Santo.

GIORNATA ECOLOGICA domenica 17 febbraio organizzata dal gruppo oratorio, a tutto il paese. Grandi e piccoli sono invitati a collaborare all’iniziativa che si svolgerà per tutte le vie del paese, anche lungo la vostra strada. Vi aspettiamo domenica 17.02.2019 con ritrovo alle ore 14.00 nel sagrato della chiesa. Al termine, verso le 17.30, ci sarà una merenda tra tutti i partecipanti. Si raccomanda di indossare un gilet ad alta visibilità. Per eventuali ulteriori informazioni contattare il Gruppo Oratorio.

FRATE MAGO, annunciare la gioia del Vangelo attraverso i giochi di prestigio.
Sabato 16 febbraio alle ore 16.00, padre Gianfranco Priori, meglio conosciuto in tutta Italia e televisione come Frate Mago, ci racconterà la gioia del Vangelo attraverso divertenti giochi di prestigio in Centro Giovanile a Trebaseleghe. Allo spettacolo sono invitati famiglie, bambini, ragazzi, nonni. Vi aspettiamo!

AVVISI DELLA COLLABORAZIONE

ORARIO SS. MESSE NELLE PARROCCHIE DELLA COLLABORAZIONE

LODI E COLAZIONE PER GIOVANI dai 19 anni: ogni sabato mattina alle 8.30 ci troviamo in chiesa a Silvelle per un quarto d’ora di preghiera semplice insieme, ascoltando il Vangelo della domenica. Segue colazione in canonica.

TEEN STAR, PROGRAMMA DI SESSUALITA’ E AFFETTIVITA’.
Anche nel 2019, verrà avviato un percorso Parent’s STAR, nella collaborazione di Piombino Dese e di Trebaseleghe, che inizierà il 24 gennaio e si concluderà il 22 marzo. Chi è interessato prenda i volantini in chiesa.

Esperienza “Siloe”

“Siloe” significa “inviato” ed è il nome della piscina alla quale Gesù mandò a lavarsi gli occhi il cieco a cui aveva ridato la vista. Quel cieco, dopo la guarigione, andò ad annunciare a tutti la grande opera che Dio aveva compiuto in lui. Siloe è il nome dell’esperienza che vivremo insieme a Carlo e Riccardo, due giovani del nostro Seminario diocesano, che verranno a raccontarci anche loro cosa il Signore sta compiendo nella loro vita. Sarà un’occasione per tutti noi, in particolare per i ragazzi e i giovani, per riscoprire la bella notizia che con ciascuno il Signore desidera costruire un sogno, una vocazione, che sia al matrimonio, alla consacrazione o al sacerdozio. Ecco le occasioni che avremo per incontrarli:

Domenica 10 febbraio
SS. Messe con Testimonianza: 10.00 a Fossalta, 10.30 a Silvelle

Lunedì 18 marzo: “Trasformare i sogni in desideri”, incontro per i genitori dei ragazzi delle superiori, ore 20.45 in Centro Giovanile a Trebaseleghe.

In questi due fine settimana Carlo e Riccardo verranno ospitati da una famiglia per ogni parrocchia. Accogliamoli con gioia e disponibilità e accompagniamo con la nostra preghiera questa esperienza.

COMMENTO AL VANGELO

Rinunciare per il Signore significa fiorire riempie la vita
di E. Rocchi

La nostra vita si mette in cammino, avanza, cammina, corre dietro a un desiderio forte che nasce da una assenza o da un vuoto che chiedono di essere colmati. Che cosa mancava ai quattro pescatori del lago per convincerli ad abbandonare barche e reti e a mettersi in cammino dietro a quello sconosciuto, senza neppure domandarsi dove li avrebbe condotti?

Avevano il lavoro e la salute, una casa, una famiglia, la fede, tutto il necessario per vivere, eppure qualcosa mancava. E non era un’etica migliore, non un sistema di pensiero più evoluto. Mancava un sogno. Gesù è il custode dei sogni dell’umanità: ha sognato per tutti cieli nuovi e terra nuova.

I pescatori sapevano a memoria la mappa delle rotte del lago, del quotidiano piccolo cabotaggio tra Betsaida, Cafarnao e Magdala, dietro agli spostamenti dei pesci. Ma sentivano in sé il morso del più, il richiamo di una vita dal respiro più ampio. Gesù offre loro la mappa del mondo, anzi un altro mondo possibile; offre un’altra navigazione: quella che porta al cuore dell’umanità «vi farò pescatori di uomini», li tirerete fuori dal fondo dove credono di vivere e non vivono, li raccoglierete per la vita, e mostrerete loro che sono fatti per un altro respiro, un’altra luce, un altro orizzonte. Sarete nella vita donatori di più vita.

Gesù si rivolge per tre volte a Simone:

– lo pregò di scostarsi da riva: lo prega, chiede un favore, lui è il Signore che non si impone mai, non invade le vite;

– getta le reti: Simone dentro di sé forse voleva solo ritornare a riva e riposare, ma qualcosa gli fa dire: va bene, sulla tua parola getterò le reti. Che cosa spinge Pietro a fidarsi? Non ci sono discorsi sulla barca, solo sguardi, ma per Gesù guardare una persona e amarla erano la stessa cosa. Simone si sente amato.

– non temere, tu sarai: ed è il futuro che si apre; Gesù vede me oltre me, vede primavere nei nostri inverni e futuro che già germoglia.

E le reti si riempiono. Simone davanti al prodigio si sente stordito: Signore, allontanati da me, perché sono un peccatore. Gesù risponde con una reazione bellissima che m’incanta: non nega questo, ma lui non si lascia impressionare dai difetti di nessuno, dentro il presente lui crea futuro. E abbandonate le barche cariche del loro piccolo tesoro, proprio nel momento in cui avrebbe più senso restare, seguono il Maestro verso un altro mare. Sono i “futuri di cuore”.

Vanno dietro a lui e vanno verso l’uomo, quella doppia direzione che sola conduce al cuore della vita.

Chi come loro lo ha fatto, ha sperimentato che Dio riempie le reti, riempie la vita, moltiplica libertà, coraggio, fecondità, non ruba niente e dona tutto. Che rinunciare per lui è uguale a fiorire.

(Letture: Isaia 6, 1-2.3-8; Salmo 137; 1 Corinzi 15, 1-11; Luca 5, 1-11).