S.AMBROGIO di GRION

Avvisi parrocchiali

foglietto n. 51/2017

17 Dicembre 2017 – III Domenica di Avvento

PULIZIE
Centro d’ascolto n° 2 di Pizzolato Danilo martedì 19 dicembre 2017
Centro d’ascolto n° 3 di Barbiero Leonaro mercoledì 27 dicembre 2017
Centro d’ascolto n° 5 di Bortolozzo Alba martedì 02 gennaio 2018
Centro d’ascolto n° 6 di Brianese Stefano martedì 09 gennaio 2018

BATTESIMI: la data dei prossimi battesimi è domenica 7 gennaio durante la S. Messa delle 9.30.

NOVENA IN PREPARAZIONE AL NATALE: sarà celebrata in chiesa alle ore 20:00 da lunedì 18 a venerdì 22 dicembre con il tema: Custodire il creato per accogliere Gesù. Lunedì, mercoledì e venerdì sarà celebrata durante la messa sempre alle ore 20. Possiamo prenderci questo tempo di preghiera, ascolto e riflessione per vivere un Natale vero.

CONFESSIONI per ragazzi del catechismo: martedì 19 dicembre secondo questo calendario:
14.30: 4^/5^ elementare
15.00: 1^ media
15.30: 2^/3^ media

RINGRAZIAMENTO: i famigliari di Padre Sergio e la comunità dei Padri Bianchi di Castelfranco ringraziano vivamente tutta la comunità per la partecipazione, per l’affetto e vicinanza dimostrati in occasione del funerale celebrato sia nella nostra parrocchia che nel suo paese natale di Cornedo Vicentino. In chiesa potete trovare una copia dell’omelia di Mons. Mario Salviato, che ha presieduto i funerali a nome del Vescovo.

CIOCCOLATA E VIN BRULÉ: domenica 24 dicembre, dopo la Messa delle 23:30, i giovani di AC vi aspettano in salone per gli auguri di Natale con cioccolata calda e vin brulè. Sarà anche l’occasione per vedere votare i presepi in gara nel concorso presepi ACR.

VARIAZIONE DI ALCUNE MESSE in occasione delle prossime festività:
Martedì 26 Santo Stefano S. Messa alle ore 9.30.
Domenica 31 dicembre ore 17:00 S. Messa di ringraziamento.
Lunedì 1 gennaio ci sarà solo la S. Messa delle ore 11.00 non delle 9.30.
Venerdì 5 gennaio non c’è la S. messa prefestiva delle ore 17:00.

RINNOVO ABBONAMENTI STAMPA CATTOLICA: Famiglia Cristiana e Vita del popolo. É già possibile rinnovare l’abbonamento a Famiglia Cristiana al costo di 89€ e Vita del Popolo al costo di 50€; chi fosse interessato si rivolga a Rita Tonetto e Ivone Vescovo.

CONFESSIONI

 

ITINERARIO DELLE DOMENICHE DI AVVENTO: TERRA PROMESSA

Approfondimento tratto dall’Enciclica sul creato di Papa Francesco “LAUDATO SII”

«Oggi, credenti e non credenti sono d’accordo sul fatto che la terra è essenzialmente una eredità comune, i cui frutti devono andare a beneficio di tutti. Per i credenti questo diventa una questione di fedeltà al Creatore, perché Dio ha creato il mondo per tutti. Di conseguenza, ogni approccio ecologico deve integrare una prospettiva sociale che tenga conto dei diritti fondamentali dei più svantaggiati. Il principio della subordinazione della proprietà privata alla destinazione universale dei beni e, perciò, il diritto universale al loro uso, è una “regola d’oro” del comportamento sociale, e il «primo principio di tutto l’ordinamento etico-sociale». La tradizione cristiana non ha mai riconosciuto come assoluto o intoccabile il diritto alla proprietà privata, e ha messo in risalto la funzione sociale di qualunque forma di proprietà privata. San Giovanni Paolo II ha ricordato con molta enfasi questa dottrina, dicendo che «Dio ha dato la terra a tutto il genere umano, perché essa sostenti tutti i suoi membri, senza escludere né privilegiare nessuno». Sono parole pregnanti e forti. Ha rimarcato che «non sarebbe veramente degno dell’uomo un tipo di sviluppo che non rispettasse e non promuovesse i diritti umani, personali e sociali, economici e politici, inclusi i diritti delle Nazioni e dei popoli». Con grande chiarezza ha spiegato che «la Chiesa difende sì il legittimo diritto alla proprietà privata, ma insegna anche con non minor chiarezza che su ogni proprietà privata grava sempre un’ipoteca sociale, perché i beni servano alla destinazione generale che Dio ha loro dato».

Pertanto afferma che «non è secondo il disegno di Dio gestire questo dono in modo tale che i suoi benefici siano a vantaggio soltanto di alcuni pochi». Questo mette seriamente in discussione le abitudini ingiuste di una parte dell’umanità.» (n. 93)

«Il ricco e il povero hanno uguale dignità, perché «il Signore ha creato l’uno e l’altro» (Pr 22,2), «egli ha creato il piccolo e il grande» (Sap 6,7), e «fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni» (Mt 5,45). Questo ha conseguenze pratiche, come quelle enunciate dai Vescovi del Paraguay: «Ogni contadino ha diritto naturale a possedere un appezzamento ragionevole di terra, dove possa stabilire la sua casa, lavorare per il sostentamento della sua famiglia e avere sicurezza per la propria esistenza. Tale diritto dev’essere garantito perché il suo esercizio non sia illusorio ma reale. Il che significa che, oltre al titolo di proprietà, il contadino deve contare su mezzi di formazione tecnica, prestiti, assicurazioni e accesso al mercato». (n.94)

AVVISI DELLA COLLABORAZIONE

ORARIO SS. MESSE NELLE PARROCCHIE DELLA COLLABORAZIONE

INIZIATIVE PER L’AVVENTO
Carità
: la raccolta “Un posto a tavola” dando la propria offerta nella cassetta opportunamente preparata in chiesa.
Ascolto della Parola: Lunedì 11 e 18 dicembre ore 20.45 in Chiesa a Silvelle don Luca Pizzato ci offrirà due esperienze di lectio divina su alcuni testi delle lettere ai Corinti. Sarà fatta con la modalità dell’ascolto del vangelo nelle case. Invito caldamente a poter partecipare per nutrirci della Parola di Dio e di una condivisione semplice di fede.

COMMENTO AL VANGELO

Una goccia di luce nascosta nel cuore di tutte le cose.
di E. Rocchi

Venne Giovanni, mandato da Dio, per rendere testimonianza alla luce. «Il più grande tra i nati da donna», come lo definisce Gesù, è mandato come testimone, dito puntato a indicare non la grandezza, la forza, l’onnipotenza di Dio, bensì la bellezza e la mite, creativa pazienza della sua luce. Che non fa violenza mai, che si posa sulle cose come una carezza e le rivela, che indica la via e allarga gli orizzonti. Il profeta è colui che guida l’umanità a «pensare in altra luce» (M. Zambrano). E lo può fare perché ha visto fra noi la tenda di uno che «ha fatto risplendere la vita» (2 Timoteo 1,10): è venuto ed ha portato nella trama della storia una bellezza, una primavera, una positività, una speranza quale non sognavamo neppure; è venuto un Dio luminoso e innamorato, guaritore del disamore, che lava via gli angoli oscuri del cuore. Dopo di lui sarà più bello per tutti essere uomini. Giovanni, figlio del sacerdote, ha lasciato il tempio e il ruolo, è tornato al Giordano e al deserto, là dove tutto ha avuto inizio, e il popolo lo segue alla ricerca di un nuovo inizio, di una identità perduta. Ed è proprio su questo che sacerdoti e leviti di Gerusalemme lo interrogano, lo incalzano per ben sei volte: chi sei? Chi sei? Sei Elia? Sei il profeta? Chi sei? Cosa dici di te stesso? Le risposte di Giovanni sono sapienti, straordinarie. Per dire chi siamo, per definirci noi siamo portati ad aggiungere, ad elencare informazioni, titoli di studio, notizie, realizzazioni. Giovanni il Battista fa esattamente il contrario, si definisce per sottrazione, e per tre volte risponde: io non sono il Cristo, non sono Elia, non sono… Giovanni lascia cadere ad una ad una identità prestigiose ma fittizie, per ritornare il nucleo ardente della propria vita. E la ritrova per sottrazione, per spoliazione: io sono voce che grida. Solo voce, la Parola è un Altro. Il mio segreto è oltre me. Io sono uno che ha Dio nella voce, figlio di Adamo che ha Dio nel respiro. Lo specifico della identità di Giovanni, ciò che qualifica la sua persona è quella parte di divino che sempre compone l’umano. «Tu, chi sei?» È rivolta anche a noi questa domanda decisiva. E la risposta consiste nello sfrondare da apparenze e illusioni, da maschere e paure la nostra identità. Meno è di più. Poco importa quello che ho accumulato, conta quello che ho lasciato cadere per tornare all’essenziale, ad essere uno-con-Dio. Uno che crede in un Dio dal cuore di luce, crede nel sole che sorge e non nella notte che perdura sul mondo. Crede che una goccia di luce è nascosta nel cuore vivo di tutte le cose.