S.AMBROGIO di GRION

Avvisi parrocchiali

foglietto n. 29/2021

Domenica 11 Luglio 2021
XV Tempo ordinario

E’ mancata in questi giorni a S.Ambrogio Gomiero Antonia di anni 100, affidiamo al Signore questa sorella e il suo lungo cammino di vita, ricordiamo i suoi familiari

Prenotazione delle Messe per i defunti: in canonica negli orari di apertura e in sacrestia prima e dopo le celebrazioni;

Avviso della Diocesi: il Vescovo in questi giorni ha comunicato la scelta del nuovo Vicario generale: mons. Giuliano Brugnotto e del Vicario per i sacerdoti: don Donato Pavone. Ha confermato Vicario per la pastorale mons. Mario Salviato.

Vita nostre parrocchie:
* Centri Estivi – fino a fine luglio, per i bambini di 3 – 6 anni presso le nostre Scuole dell’Infanzia: (Iscritti:  S. Ambrogio in° 20   –   a Silvelle n° 28

Gesto di Carità: CESTO della CONDIVISIONE in Chiesa (aiuto alle famiglie del territorio, si portano generi di prima necessità riso, legumi, scatolame) verranno distribuiti al sabato pomeriggio presso il Centro Caritas a Levada;

ORATORIO ESTATE 2021 – E stiamo insieme per i ragazzi e le famiglie:
* S. Ambrogio: aperto pomeriggio ore 16.00 – 22.30 campi da gioco e Beach Volley; alla domenica mattina Caffè in Compagnia (con le famiglie)
* Silvelle: aperto pomeriggio ore 17.00 – 22.30 campo da calcetto e spazi esterni;
Ritrovo in Oratorio per partita di calcio Finale degli Europei a Silvelle e S. Ambrogio: Domenica 11 Luglio alle ore 21.00 diretta alla televisiva

Avviso dell’Amministrazione Comunale di Trebaseleghe:
“La Biblioteca invita le famiglie per  Serate di Letture Animate per bambini (5-10 anni)     STORIE A PEDALI, si terranno alle ore 20.30:
Giovedì 15 luglio Fossalta Parco via Beccegato
Venerdì 16 luglio Silvelle Parco di via Caovilla
Giovedì 22 luglio S. Ambrogio Parco di via delle Fonti        Info 0499385358

Celebrazione comunitaria ANNIVERSARI di MATRIMONIO 2021
Domenica 19 settembre S. Messa ore 10.30 a Silvelle
Domenica 26 settembre S. Messa ore 11.00 a S. Ambrogio

Dopo l’estate, vogliamo far festa con gli Sposi che quest’anno festeggiano l’anniversario di matrimonio dal 20° al 60° anno e oltre. È prezioso ricordare nella comunità gli sposi che celebrano una tappa importante di vita insieme.
N.B Si può dare adesione in sacrestia dopo le Messe e in canonica negli orari di apertura (ref. S. Ambrogio Annalisa cell. 339 1428437 – ref. Silvelle Claudia cell. 349 3654641)  entro domenica 5 settembre

COMMENTO AL VANGELO

Vita senza demoni e un mondo guarito
di E. Rocchi

Vangelo di Marco (6,7-13)

  In quel tempo, Gesù chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri […].»

Chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli. Ogni volta che Dio ti chiama, ti mette in viaggio. Il nostro Dio ama gli orizzonti e le brecce.

A due a due: perché il due non è semplicemente la somma di uno più uno, è l’inizio del noi, la prima cellula della comunità. Ordinò loro di non prendere nient’altro che un bastone. Solo un bastone a sorreggere la stanchezza e un amico su cui appoggiare il cuore. Né pane, né sacca, né denaro, né due tuniche. Saranno quotidianamente dipendenti dal cielo. Li vedi avanzare da una curva della strada, sembrano mendicanti sotto il cielo di Abramo. Gente che sa che il loro segreto è oltre loro, «annunciatori infinitamente piccoli, perché solo così l’annuncio sarà infinitamente grande» (G. Vannucci).

Ma se guardi meglio, puoi notare che oltre al bastone portano qualcosa: un vasetto d’olio alla cintura. Il loro è un pellegrinaggio mite e guaritore da corpo a corpo, da casa a casa. La missione dei discepoli è semplice: sono chiamati a portare avanti la vita, la vita debole: ungevano con olio molti infermi e li guarivano. Si occupano della vita, come il profeta Amos, cacciano i demoni, toccano i malati e le loro mani dicono: «Dio è qui, è vicino a te, con amore». Hanno visto con Gesù come si toccano le piaghe, come non si fugga mai dal dolore, hanno imparato l’arte della carezza e della prossimità. E proclamavano che la gente si convertisse: convertirsi al sogno di Dio: un mondo guarito, vita senza demoni, relazioni diventate armoniose e felici, un mondo di porte aperte e brecce nelle mura. Le loro mani sui malati predicano che Dio è già qui. È vicino a me con amore. È qui e guarisce la vita. Francesco ammoniva i suoi frati: si può predicare anche con le parole, quando non vi rimane altro. Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro.

Gesù li prepara anche all’insuccesso e al coraggio di non arrendersi. Come i profeti, che credono nella parola di Dio più ancora che nel suo realizzarsi: Isaia non vedrà la vergine partorire, né Osea vedrà Israele condotto di nuovo nel deserto del primo amore. Ma i profeti amano la parola di Dio più ancora che i suoi successi. I Dodici hanno quella stessa fede da profeti: credono nel Regno ben prima di vederlo instaurarsi. L’ideale in loro conta più di ciò che riescono a realizzarne. Bellissimo Vangelo, dove emerge una triplice economia: della piccolezza, della strada, della profezia. I Dodici vanno, più piccoli dei piccoli; sulla strada che è libera, che è di tutti, che non si ferma mai e ti porta via, come Dio con Amos; vanno, profeti del sogno di Dio: un mondo totalmente guarito.