S.AMBROGIO di GRION

Avvisi parrocchiali

foglietto n. 51/2021

Domenica 12 Dicembre 2021
III di Avvento

SCARICA IL FOGLIETTO DEI CANTI DELLA MESSA DELLE 9.30

Prenotazione delle Messe per i defunti: in canonica e in sacrestia prima e dopo le celebrazioni;

In Avvento – Raccolta di condivisione per i missionari della nostra diocesi (cassetta in Chiesa)

Novena di Natale anche quest’anno a motivo della pandemia, viene celebrata alla sera con la Messa feriale alle ore 18.30 in alternanza nelle due chiese   da mercoledì 15 dicembre.
Per i ragazzi del catechismo e le famiglie dal 15 dicembre alle ore 20.30 viene proposta la Novena in Famiglia (la traccia di preghiera viene mandata dai catechisti sui social)

Celebrazioni del SANTO NATALE a S. Ambrogio:
Anche quest’anno, a causa della pandemia per le celebrazioni in chiesa, siamo invitati al rispetto delle norme sanitarie, quindi i posti in chiesa sono quelli previsti dal protocollo per la sicurezza; per facilitare i fedeli alla celebrazione in presenza abbiamo scelto questi orari:
* Venerdì 24 dicembre ore 18.00 Messa della vigilia; ore 22.30 Messa della notte;
* Sabato 25 dicembre – S. Messe ore 9.30 – ore 11.30

Appuntamenti della settimana:

Oggi III Domenica di Avvento (invitati alla Messa i ragazzi con le loro famiglie); – ore 10.15 – 12.30 Apertura del Bar dell’Oratorio per ragazzi e le famiglie;
alla sera ore 20.30 in Chiesa S. Ambrogio – 5^ Rassegna Corale “VOCI di NATALE” partecipazione dei Cantori Veneti e Voci del Sile serata di musica in preparazione al Natale

Durante la settimana: Incontri di catechesi per Gruppi delle Elementari e Medie
per i gruppi delle elementari ogni sabato ore 15.30 in Oratorio: “CORETTO dei RAGAZZI”
* Martedì 14 dicembre ore 18.00 a Silvelle: Incontro della segreteria della Caritas;
* Mercoledì 15 dicembre ore 18.30 S. Messa a S. Ambrogio e inizio della Novena;

Domenica prossima 19/12 – Quarta e ultima domenica di Avvento: alla Messa delle ore 9.30 invitiamo i bambini, i ragazzi e le famiglie a portare le statuine di Gesù bambino del loro presepe, che saranno benedette.

Preparazione al Natale per catechisti e operatori pastorali delle nostre parrocchie:
* Giovedì 16 dicembre ore 20.45 – 22.00 in Chiesa a Trebaseleghe: Ascolto della Parola e tempo di di condivisione fraterna, alla luce del testo evangelico “La Parabola del buon Samaritano” commentata da Papa Francesco – Giovedì 23 dicembre in chiesa a Trebaseleghe ci sarà la celebrazione del sacramento della Riconciliazione, per gli adulti

Iscrizioni Percorso di Preparazione al Matrimonio Febbraio – Maggio 2022 scrivere a corso.fidanzati.trebaseleghe@gmail.com  o contattare il numero 340 2963359 (Mattia)

Rinnovo ABBONAMENTO per l’anno 2022 – Vita del Popolo € 50,00 (da Ivone Vescovo)

COMMENTO AL VANGELO

Le tre regole indicate da Giovanni per cambiare
di E. Rocchi

Vangelo di Luca (3,10-18)

In quel tempo, le folle interrogavano Giovanni, dicendo: «Che cosa dobbiamo fare?». Rispondeva loro: «Chi ha due tuniche, ne dia a chi non ne ha, e chi ha da mangiare, faccia altrettanto». (…)

Le folle interrogavano Giovanni. Va da lui la gente che non frequenta il tempio, gente qualunque, pubblicani, soldati; vanno da quell’uomo credibile con un’unica domanda, che non tocca teologia o dottrina, ma va diritta al cuore della vita: che cosa dobbiamo fare? Perché la vita non può essere solo lavorare, mangiare, dormire, e poi di nuovo lavorare…

Tutti sentiamo che il nostro segreto è oltre noi, che c’è una vita ulteriore, come appello o inquietudine, come sogno o armonia. Una fame, una voglia di partire: profeta del deserto, tu conosci la strada? Domandano cose di tutti i giorni, perché il modo con cui trattiamo gli uomini raggiunge Dio, il modo con cui trattiamo con Dio raggiunge gli uomini. Giovanni risponde elencando tre regole semplici, fattibili, alla portata di tutti, che introducono nel mio mondo l’altro da me. Il profeta sposta lo sguardo: da te alle relazioni attorno a te.

Prima regola: chi ha due tuniche, ne dia una a chi non ne ha, e chi ha da mangiare faccia altrettanto. Regola che da sola basterebbe a cambiare la faccia e il pianto del mondo. Quel profeta moderno che era il Mahatma Gandhi diceva: ciò che hai e non usi è rubato ad un altro. Giovanni apre la breccia di una terra nuova: è vero che se metto a disposizione la mia tunica e il mio pane, io non cambio il mondo e le sue strutture ingiuste, però ho inoculato l’idea che la fame non è invincibile, che il dolore degli altri ha dei diritti su di me, che io non abbandono chi ha fatto naufragio, che la condivisione è la forma più propria dell’umano. Vengono ufficiali pubblici, hanno un ruolo, un’autorità: Non esigete nulla di più di quanto vi è stato fissato.

Una norma così semplice da sembrare perfino realizzabile, perfino praticabile: una insurrezione di onestà, la semplice rivolta degli onesti: almeno non rubate! Vengono anche dei soldati, la polizia di Erode: hanno la forza dalla loro, estorcono pizzi e regalie; dicono di difendere le legge e la violano: voi non maltrattate e non estorcete niente a nessuno. Non abusate della forza o della posizione per offendere, umiliare, far piangere, ferire, spillare soldi alle persone. Niente di straordinario. Giovanni non dice “lascia tutto e vieni nel deserto”; semplici cose fattibili da chiunque: non accumulare; se hai, condividi; non rubare e non usare violenza.

Il brano si conclude con Giovanni che alza lo sguardo: Viene uno più forte di me e vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco. È il più forte non perché si impone e vince, ma perché è l’unico che parla al cuore, l’unico che “battezza nel fuoco”. Ha acceso milioni e milioni di vite, le ha accese e le ha rese felici. Questo fa di lui il più forte. E il più amato.