S.AMBROGIO di GRION

Avvisi parrocchiali

foglietto n. 50/2021

Domenica 5 Dicembre 2021
II di Avvento

SCARICA IL FOGLIETTO DEI CANTI DELLA MESSA DELLE 9.30

SCARICA IL FOGLIETTO DEI CANTI DELLA MESSA DEL 8/12 DELLE 9.30

Prenotazione delle Messe per i defunti: in canonica e in sacrestia prima e dopo le celebrazioni;

In Avvento – Raccolta di condivisione per i missionari della nostra diocesi (cassetta in Chiesa)

Appuntamenti della settimana:

Oggi II Domenica di Avvento (invitati alla Messa i ragazzi con le loro famiglie); – ore 10.15 – 12.30 Apertura del Bar dell’Oratorio per ragazzi e le famiglie;
nel pomeriggio ore 15.00 – 18.00 in Teatro: Ritrovo dei ragazzi per ADDOBBI di NATALE per l’Oratorio e decori per albero di Natale e il presepe – (animazione Gruppo Oratorio) e accensione LUMINARIE nella facciata della Chiesa (ringraziamo coloro che si sono impegnati a preparare questi segni natalizi);

Durante la settimana: Incontri di catechesi per Gruppi delle Elementari e Medie
per i gruppi delle elementari ogni sabato ore 15.30 in Oratorio: “CORETTO dei RAGAZZI”
* Martedì 7 dicembre Festa di S. Ambrogio nostro patrono – mattino S. Messa ore 9.30 e preghiera per anziani e ammalati; alla sera ore 19.00 S. Messa prefestiva di Maria Immacolata;
* Mercoledì 8 dicembre Maria Immacolata – FESTA dell’AZIONE CATTOLICA – S. Messa ore 9.30 con gli aderenti consegna delle tessere – a seguire ritrovo in Teatro; (ricordiamo i ragazzi, i giovanissimi e gli adulti che partecipano alle attività di questa associazione);
* Venerdì 10 dicembre ore 20.45: Incontro del Consiglio pastorale parrocchiale;

Domenica prossima – Terza di Avvento (invitati alla Messa i ragazzi con le famiglie);
alla sera ore 20.30 in Chiesa S. Ambrogio – 5^ Rassegna Corale “VOCI di NATALE” partecipazione dei Cantori Veneti e Voci del Sile serata di musica in preparazione al Natale

Iscrizioni Percorso di Preparazione al Matrimonio Febbraio – Maggio 2022 scrivere a corso.fidanzati.trebaseleghe@gmail.com  o contattare il numero 340 2963359 (Mattia)

Rinnovo ABBONAMENTO per l’anno 2022 – Vita del Popolo € 50,00 (da Ivone Vescovo)

Bilancio della Festa di S. Ambrogio 2021 -Animazione per le famiglie e Lotteria
(con l’impegno dei volontari) il bilancio si è chiuso con un attivo di € 16.180,00

COMMENTO AL VANGELO

Giovanni il profeta raggiunto dalla Parola
di E. Rocchi

Vangelo di Luca (3,1-6)

  Nell’anno quindicesimo dell’impero di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea, Erode tetràrca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetràrca dell’Iturèa e della Traconìtide, e Lisània tetràrca dell’Abilène, sotto i sommi sacerdoti Anna e Càifa, la parola di Dio venne su Giovanni, figlio di Zaccarìa, nel deserto […].

Una pagina solenne, quasi maestosa, dà avvio a questo Vangelo. Da un luogo senza nome il racconto si lancia fino al cuore dell’impero romano, sconfina dal Giordano fino al trono di Tiberio Cesare. Il Vangelo attraversa le frontiere politiche, sociali, etniche, religiose, per introdurre Gesù, l’uomo senza frontiere, l’asse attorno al quale ruotano i secoli e i millenni, mendicanti e imperatori. Traccia la mappa del potere politico e religioso, e poi, improvvisamente, introduce il dirottamento: nell’anno 15° dell’impero di Tiberio Cesare, la parola di Dio venne… su chi? Sull’imperatore? Sul sommo sacerdote? Su un piccolo re? Su nessuno di questi, ma su di un giovane, un asceta senza tetto, che viveva mangiando il nulla che il deserto gli offriva: insetti e miele faticoso.

La Parola di Dio vola via dal tempio, lontano dalle stanze del potere, e raggiunge un povero nel deserto, amico del vento senza ostacoli, del silenzio vigile, dove ogni sussurro raggiunge il cuore. La parola discese a volo d’aquila sopra Giovanni, figlio di Zaccaria nel deserto. La nuova capitale del mondo è un luogo senza nome, nelle steppe di Giuda. Là dove l’uomo non può neppure vivere, lì scende la parola che fa vivere. E percorreva tutta la regione del Giordano. Portava un annuncio, anzi era portato da un annuncio: Raddrizzate, appianate, colmate… C’è del lavoro da fare, un lavoro enorme: spianare e colmare, per diventare semplici e diritti e senza barriere. Quel giovane profeta un po’ selvatico dipinge un paesaggio aspro, che ha i tratti duri e violenti della nostra storia, irta di barriere e burroni, dove ogni violenza apre un baratro da colmare, tronca strade, non permette il cammino degli uni verso gli altri e, insieme, verso Dio. E le strade su cui Dio sceglie di venire sono sempre le nostre strade…

L’ultima riga del Vangelo è bellissima: ogni uomo vedrà la salvezza. Ogni uomo? Sì, letteralmente: ogni donna, ogni anziano, ogni straniero. Dio vuole tutti salvi, e in qualche modo misterioso raggiungerà tutti, e non si fermerà davanti a burroni o montagne, né davanti alla tortuosità del mio passato o ai cocci della mia vita. Ogni uomo vedrà la salvezza: «ogni uomo che fa esperienza dell’amore, viene in contatto con il Mistero di Cristo in un modo che noi non conosciamo» (Gaudium et spes 22). Ogni persona, di ogni razza e religione, di ogni epoca, sotto ogni cielo, che fa esperienza dell’amore, sfiora e tocca il Mistero di Dio. È da brividi la bellezza e la potenza di questa parola. Tu sei in contatto con il mistero, se ami. Ognuno di noi, se ama, confina con Dio ed entra nel pulsare stesso, profondo, potente e generativo, della vita di Dio.