S.AMBROGIO di GRION

Avvisi parrocchiali

foglietto n. 11/2022

Domenica 13 Marzo 2022
II di Quaresima

SCARICA IL FOGLIETTO DEI CANTI DELLA MESSA DELLE 9.30

Prenotazione delle Messe per i defunti: in canonica e in sacrestia prima e dopo le celebrazioni

Preghiera per la Pace in Ucraina – invitiamo le famiglie alla sera a recitare il Rosario, Martedì 8 marzo ore 19.00 a Silvelle Rosario a piedi lungo l’Ostiglia

Emergenza Ucraina: modalità di aiuto per parrocchie
La Diocesi di Treviso, offre alcune indicazioni attraverso il vicario generale e direttore Caritas
* Avviata una raccolta fondi da Caritas Italiana a beneficio di Caritas Ucraina e le Caritas dei paesi confinanti. È possibile fare la donazione diretta a Caritas Tarvisina attraverso bonifico bancario (causale “Europa/Ucraina”) tramite:
Iban: IT05 G 08399 12000 000000332325 Intestato a Diocesi di Treviso – Caritas Tarvisina.

* Al momento non vengono effettuate dalla Caritas raccolte di generi alimentari, coperte, farmaci o qualsiasi altro prodotto da inviare come aiuto umanitario;

Messaggio del Papa per la Quaresima: Non stanchiamoci di fare il bene nella carità operosa verso il prossimo. Durante questo tempo, pratichiamo l’elemosina donando con gioia. Dio provvede per ciascuno di noi non solo affinché possiamo avere di che nutrirci, bensì affinché possiamo essere generosi nell’operare il bene verso gli altri.

Colletta Missionaria di Quaresima “Un Pane per amor di Dio” – si può lasciare l’offerta nell’elemosiniere in centro alla chiesa – segno concreto di aiuto ai fratelli e sorelle più poveri

LIBRO Sono state pubblicate le Prediche Quaresimali di don Giovanni Battista Cusinati (parroco di S. Ambrogio dal 1853 al 1904). Il Libro è stato curato da Francesco Cagnin, che nell’archivio parrocchiale ha recuperato questi preziosi scritti. La presentazione sarà Giovedì 24 marzo ore 20.45 a San Ambrogio in Salone del Teatro – relatore mons. Stefano Chioatto (insegnante di storia in Seminario a Treviso); sono invitati tutti gli operatori pastorali.

Appuntamenti della settimana e Avvisi pastorali

Domenica 13 Marzo 2^ di Quaresima: ore 9.30 S. Messa con i ragazzi del catechismo e le loro famiglie; Gruppo 3^ Elementare ore 10.30 Messa a Silvelle, con i ragazzi e i genitori;
ore 10.15 – 12.30: Apertura del Bar dell’Oratorio per ragazzi e famiglie;
ore 18.30 a Treviso Chiesa di S. Nicolò: S. Messa del Vescovo Michele con le comunità cattoliche di migranti, per pregare per la pace;

* Martedì 15 marzo ore 19.00 a Silvelle: S. Rosario per la Pace in Ucraina e per le vittime della guerra – cammino a piedi lungo l’Ostiglia- proposta di preghiera aperta a tutti;

* Mercoledì 16 marzo ore 20.45 a Silvelle: Incontro vicariale degli adulti dell’Azione Cattolica;

* Venerdì di quaresima: ore 15.00 in Chiesa Via Crucis;

* Sabato ore 15.30 in Oratorio per le Elementari Prove di Canto “CORETTO dei RAGAZZI”;

Domenica 20 Marzo 3^ di Quaresima: ore 9.30 S. Messa ragazzi del catechismo e le famiglie;

LOTTERIA di PASQUA 2022 – iniziativa parrocchiale con Gruppo Ovaiole
I premi come lo scorso anno, saranno le UOVA di CIOCCOLATO. Il biglietto ha il costo di € 1.00, si può acquistare dopo la Messa al sabato sera e domenica mattina, oppure in canonica durante la settimana.

COMMENTO AL VANGELO

Il vivere la bellezza è liberare la luce in noi
di E. Rocchi

Vangelo di Luca (9,28-36)

   Gesù prese con sé Pietro, Giovanni e Giacomo e salì sul monte a pregare. Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Ed ecco, due uomini conversavano con lui: erano Mosè ed Elìa, apparsi nella gloria, e parlavano del suo esodo, che stava per compiersi a Gerusalemme.

Molte chiese orientali custodiscono sulle pareti un percorso di fede per immagini, alla fine del quale campeggia, o dipinta sulla cupola centrale nel punto più alto, o raffigurata come mosaico dorato a riempire di luce l’abside dietro l’altare, vertice e traguardo dell’itinerario, l’immagine della Trasfigurazione di Gesù sul Tabor, con i tre discepoli a terra, vittime di stupore e di bellezza. Un episodio dove in Gesù, volto alto e puro dell’uomo, è riassunto il cammino del credente: la nostra meta è custodita in una parola che in Occidente non osiamo neppure più pronunciare, e che i mistici e i Padri d’Oriente non temono di chiamare “theosis”, letteralmente “essere come Dio”, la divinizzazione. Qualche poeta osa: Dante inventa un verbo bellissimo “l’indiarsi” dell’uomo, in parallelo all’incarnarsi di Dio; oppure: “io non sono/ancora e mai/ il Cristo/ ma io sono questa/infinita possibilità”. (D.M.Turoldo).

Ci è data la possibilità di essere Cristo. Infatti la creazione intera attende la rivelazione dei figli di Dio, attende che la creatura impari a scollinare oltre il proprio io, fino a che Cristo sia tutto in tutti. Salì con loro sopra un monte a pregare. La montagna è il luogo dove arriva il primo raggio di sole e vi indugia l’ultimo. Gesù vi sale per pregare come un mendicante di luce, mendicante di vita. Così noi: il nostro nascere è un “venire alla luce”; il partorire delle donne è un “dare alla luce”, vivere è un albeggiare continuo. Nella luce, che è il primo, il più antico simbolo di Dio. Vivere è la fatica, aspra e gioiosa, di liberare tutta la luce sepolta in noi. Rabbì, che bello essere qui! Facciamo tre capanne.

L’entusiasmo di Pietro, la sua esclamazione stupita: che bello! ci mostrano chiaramente che la fede per essere visibile e vigorosa, per essere pane e visione nuova delle cose, deve discendere da uno stupore, da un innamoramento, da un ‘che bello!’ gridato a pieno cuore. È bello per noi stare qui. Esperienza di bellezza e di casa, sentirsi a casa nella luce, che non fa violenza mai, si posa sulle cose e le accarezza, e ne fa emergere il lato più bello. “Tu sei bellezza”, pregava san Francesco, “sei un Dio da godere, da gustare, da stupirsene, da esserne vivi”. È bello stare qui, stare con Te, ed è bello anche stare in questo mondo, in questa umanità malata eppure splendida, barbara e magnifica, nella quale però hai seminato i germi della tua grande bellezza.

Questa immagine del Tabor di luce deve restare viva nei tre discepoli, e in tutti noi; viva e pronta per i giorni in cui il volto di Gesù invece di luce gronderà sangue, come allora fu nel Giardino degli Ulivi, come oggi accade nelle infinite croci dove Cristo è ancora crocifisso nei suoi fratelli. Madre della grande speranza.