S.AMBROGIO di GRION

Avvisi parrocchiali

foglietto n. 47/2021

Domenica 14 Novembre 2021
XXXIII Domenica del Tempo Ordinario

SCARICA IL FOGLIETTO DEI CANTI DELLA MESSA DELLE 9.30

Prenotazione delle Messe per i defunti: in canonica e in sacrestia prima e dopo le celebrazioni;

Orario invernale delle Messe prefestive del sabato – dal 6 novembre
ore 17.00 a Silvelle – ore 18.00 a S. Ambrogio  (ore 18.00 a Trebaseleghe e Fossalta)

Aperte iscrizioni Percorso di Preparazione al Sacramento del Matrimonio si svolgerà dal 13 Febbraio all’ 8 Maggio 2022 – Le coppie interessate possono scrivere a corso.fidanzati.trebaseleghe@gmail.com  o contattare il numero 340 2963359 (Mattia).

Appuntamenti della settimana:

Oggi la Chiesa celebra la 5^ Giornata mondiale dei Poveri, siamo invitati a farci vicini ai fratelli e sorelle che si trovano in situazioni di povertà e di emarginazione;
in parrocchia: inizia con la Messa delle ore 9.30 l’anno associativo dell’Azione Cattolica con ragazzi, adolescenti e animatori; invitiamo a partecipare agli incontri di gruppo e alle iniziative di formazione; ore 10.15 – 12.30 Apertura del Bar dell’Oratorio per i ragazzi e le famiglie;
in Chiesa di Silvelle ore 15.30 Concerto di Musica nel 30° anniversario della costruzione dell’organo – con la partecipazione della Corale di Trebaseleghe e Silvelle;

* Martedì sera prove di canto del Coro Giovani – Giovedì sera prove di canto della Corale;
* Venerdì 19 novembre ore 19.30 Salone del Teatro: ritrovo fraterno dei volontari che hanno collaborato all’animazione della Sagra paesana;

Domenica 21 novembre – Festa di Cristo Re dell’universo e Giornata del Seminario diocesano (le offerte raccolte in chiesa sono per le attività del nostro Seminario);

Incontri di catechesi a S. Ambrogio in questa settimana – nelle Sale sopra il Teatro:
Martedì ore 14.30 Gr. 3^ Elementare; – Mercoledì ore 14.45 Gr. 1^ Media; – Giovedì ore 15.30 Gr. 3^ Media; – Venerdì ore 14.30 Gr. 5^Elementare – ore 15.15 Gr. 2^ Media; – Sabato ore 9.30 Gr. 2^ – 4^ elementare;
per i gruppi delle elementari ogni sabato ore 15.30 in Oratorio: “CORETTO dei RAGAZZI”

Avviso alla cittadinanza – Lunedì 15 novembre ore 20.30 Incontro dell’Amministrazione comunale di Trebaseleghe con i cittadini della frazione di S. Ambrogio al Ristorante “Al Grion” (è importante partecipare);

Ricordiamo ai ragazzi, giovani e adulti alcuni servizi in parrocchia a cui si può partecipare, non sono gruppi chiusi per animare le celebrazioni delle Messe:
* il Coro Giovani e la Corale degli Adulti; * il Gruppo Lettori; il Gruppo chierichetti;

Ringraziamo i volontari che collaborano nei diversi servizi: (i sacrestani e le persone che rendono bella e accogliente la Chiesa e gli ambienti della parrocchia sia interni che esterni) sentiamoci sempre invitati ad offrire il nostro contributo

Animazione della Carità verso i poveri delle nostre parrocchie:
I volontari di S. Ambrogio e di Silvelle che partecipano alla Caritas della Collaborazione, aiutano le persone che vivono situazioni difficili, ricordiamo alcune iniziative di carità:
* Centro di Ascolto con sede a Levada tel. 366 4917663 (servizio di sostegno e accompagnamento alle persone e alle famiglie);
* Raccolta dei generi alimentari – CESTO della CONDIVISIONE in Chiesa (è un aiuto concreto alle famiglie del nostro territorio, si possono portare generi di prima necessità);

 

COMUNICAZIONE alle COMUNITA’ PARROCCHIALI della COLLABORAZIONE

Levada, 11 novembre 2021

Si porta a conoscenza che, con il perdurare della situazione di difficoltà nella gestione della raccolta/distribuzione del vestiario venutasi a creare a causa della pandemia di Covid19 e, inoltre, con le problematiche difficilmente superabili che dà più tempo gravano sullo smaltimento delle eccedenze, si è pervenuti alla determinazione di cessare ogni attività collegata a questo ambito. Pertanto, con decorrenza 13 novembre 2021 non si effettuerà più alcun ritiro e distribuzione di vestiario al Centro di Ascolto di Levada.
Consapevoli dell’importanza di tale servizio per le famiglie assistite dal nostro Centro di Ascolto abbiamo trovato un accordo con: IL GRUPPONE con Sede a RUSTEGA di Camposampiero in Via Guizze Alte  34, che opera nel settore del recupero di vestiario in buone condizioni ed ha accolto la nostra richiesta di poter indirizzare al loro magazzino gli utenti del nostro Centro che necessitino di capi di abbigliamento o di biancheria per la casa.
Orario apertura della sede è il sabato pomeriggio dalle 14,30 alle 18,00.
Invitiamo le persone/famiglie che finora si riferivano per questo servizio al nostro Centro di Ascolto a rivolgersi d’ora in poi al suddetto indirizzo.

Segreteria della CARITAS – Centro di Ascolto di Levada

V GIORNATA MONDIALE DEI POVERI
«I poveri li avete sempre con voi» (Mc 14,7)

dal Messaggio di Papa Francesco

«I poveri li avete sempre con voi» (Mc 14,7). Gesù pronunciò queste parole nel contesto di un pranzo, a Betania, nella casa di un certo Simone detto “il lebbroso”, alcuni giorni prima della Pasqua. Come racconta l’evangelista, una donna era entrata con un vaso di alabastro pieno di profumo molto prezioso e l’aveva versato sul capo di Gesù.

Il Vangelo di Cristo spinge ad avere un’attenzione del tutto particolare nei confronti dei poveri e chiede di riconoscere le molteplici, troppe forme di disordine morale e sociale che generano sempre nuove forme di povertà. Sembra farsi strada la concezione secondo la quale i poveri non solo sono responsabili della loro condizione, ma costituiscono un peso intollerabile per un sistema economico che pone al centro l’interesse di alcune categorie privilegiate. Un mercato che ignora o seleziona i principi etici crea condizioni disumane che si abbattono su persone che vivono già in condizioni precarie. Si assiste così alla creazione di sempre nuove trappole dell’indigenza e dell’esclusione, prodotte da attori economici e finanziari senza scrupoli, privi di senso umanitario e responsabilità sociale.

Rimane comunque aperto l’interrogativo per nulla ovvio: come è possibile dare una risposta tangibile ai milioni di poveri che spesso trovano come riscontro solo l’indifferenza quando non il fastidio? Quale via della giustizia è necessario percorrere perché le disuguaglianze sociali possano essere superate e sia restituita la dignità umana così spesso calpestata? Uno stile di vita individualistico è complice nel generare povertà, e spesso scarica sui poveri tutta la responsabilità della loro condizione. Ma la povertà non è frutto del destino, è conseguenza dell’egoismo.

Pertanto, è decisivo dare vita a processi di sviluppo in cui si valorizzano le capacità di tutti, perché la complementarità delle competenze e la diversità dei ruoli porti a una risorsa comune di partecipazione. Ci sono molte povertà dei “ricchi” che potrebbero essere curate dalla ricchezza dei “poveri”, se solo si incontrassero e conoscessero! Nessuno è così povero da non poter donare qualcosa di sé nella reciprocità. I poveri non possono essere solo coloro che ricevono; devono essere messi nella condizione di poter dare, perché sanno bene come corrispondere. Quanti esempi di condivisione sono sotto i nostri occhi! I poveri ci insegnano spesso la solidarietà e la condivisione. È vero, sono persone a cui manca qualcosa, spesso manca loro molto e perfino il necessario, ma non mancano di tutto, perché conservano la dignità di figli di Dio che niente e nessuno può loro togliere.

È decisivo che si accresca la sensibilità per capire le esigenze dei poveri, sempre in mutamento come lo sono le condizioni di vita. Oggi, infatti, nelle aree del mondo economicamente più sviluppate si è meno disposti che in passato a confrontarsi con la povertà. Lo stato di relativo benessere a cui ci si è abituati rende più difficile accettare sacrifici e privazioni. Si è pronti a tutto pur di non essere privati di quanto è stato frutto di facile conquista. Si cade così in forme di rancore, di rivendicazioni che portano alla paura e in alcuni casi alla violenza. Non è questo il criterio su cui costruire il futuro. Dobbiamo essere aperti a leggere i segni dei tempi che esprimono nuove modalità con cui essere evangelizzatori nel mondo contemporaneo. L’assistenza immediata per andare incontro ai bisogni dei poveri non deve impedire di essere lungimiranti per attuare nuovi segni dell’amore e della carità cristiana, come risposta alle nuove povertà che l’umanità di oggi sperimenta.

Mi auguro che la Giornata Mondiale dei Poveri, giunta ormai alla sua quinta celebrazione, possa radicarsi sempre più nelle nostre Chiese locali e aprirsi a un movimento di evangelizzazione che incontri in prima istanza i poveri là dove si trovano. Non possiamo attendere che bussino alla nostra porta, è urgente che li raggiungiamo nelle loro case, negli ospedali e nelle residenze di assistenza, per le strade e negli angoli bui dove a volte si nascondono, nei centri di rifugio e di accoglienza… È importante capire come si sentono, cosa provano e quali desideri hanno nel cuore. Facciamo nostre le parole accorate di Don Primo Mazzolari: «Vorrei pregarvi di non chiedermi se ci sono dei poveri, chi sono e quanti sono, perché temo che simili domande rappresentino una distrazione o il pretesto per scantonare da una precisa indicazione della coscienza e del cuore. […] Io non li ho mai contati i poveri, perché non si possono contare: i poveri si abbracciano, non si contano»(“Adesso” n. 7 – 15 aprile 1949). I poveri sono in mezzo noi. Come sarebbe evangelico se potessimo dire con tutta verità: anche noi siamo poveri, perché solo così riusciremmo a riconoscerli realmente e farli diventare parte della nostra vita e strumento di salvezza.

                                                                                                Papa Francesco

COMMENTO AL VANGELO

Dio è vicino alle porte Viene come un abbraccio
di E. Rocchi

Vangelo di Marco (13,24-32)

  Gesù disse ai discepoli: «In quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurerà, la luna non darà più la sua luce, le stelle cadranno dal cielo e le potenze che sono nei cieli saranno sconvolte. Dalla pianta di fico imparate la parabola: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina».

In quei giorni, il sole si oscurerà, la luna si spegnerà, le stelle cadranno dal cielo… L’universo è fragile nella sua grande bellezza, ma “quei giorni” sono questi giorni, questo mondo si oscura con le sue 35 guerre in corso, la terra si spegne avvelenata, sterminate carovane umane migrano attraverso mari e deserti… Ti sembra un mondo che affonda, che va alla deriva? Guarda meglio, guarda più a fondo: è un mondo che va alla rinascita.

Gesù ama la speranza, non la paura: dalla pianta di fico imparate: quando ormai il suo ramo diventa tenero e spuntano le foglie, sapete che l’estate è vicina. Gesù ci porta alla scuola delle piante, perché le leggi dello spirito e le leggi profonde della realtà coincidono. Ogni germoglio assicura che la vita vince sulla morte.

Imparate dalla sapienza degli alberi: quando il ramo si fa tenero… l’intenerirsi del ramo neppure lo immagini in inverno; il suo ammorbidirsi per la linfa’ che riprende a gonfiare i piccoli canali è una sorpresa, e uno stupore antico. Le cose più belle non vanno cercate, vanno attese. Come la primavera. E spuntano le foglie, e tu non puoi farci nulla; forse però sì: contemplare e custodire.

Allora voi capite che l’estate è vicina. In realtà le gemme indicano la primavera, che però in Palestina è brevissima, pochi giorni ed è subito estate. Così anche voi sappiate che egli è vicino, alle porte. Dio è vicino, è qui; bello, vitale e nuovo come la primavera del cosmo.

Da una gemma imparate il futuro di Dio: che sta alla porta, e bussa; viene non come un dito puntato, ma come un abbraccio, un germogliare umile di vita. «Il mondo tutto è una realtà germinante» (R. Guardini).

Allora mi sento come una nave, che non è più in ansia per la rotta da seguire, perché sopra di essa soffia un Vento di cielo, e la lampada della Parola è accesa sulla prua della nave.

Passano il sole e la luna, che sono l’orologio dell’universo, si sbriciola la terra, ma le mie parole no, sono un sole che non tramonterà mai dagli orizzonti della storia, dal cuore dell’uomo.

Siamo una generazione lamentosa, che non sa più ringraziare, che ha dissipato i profeti e i poeti, gli innamorati e i buoni. E invece essi sono la parabola, il germoglio, ramo di fico o di mandorlo del mondo salvato. Lo sono qui e ora, sulla terra intera e dentro la mia stessa casa, come germogli buoni, imbevuti di cielo, intrisi di Dio. Chi mi vuole bene è lampada ai miei passi.

Guardali bene, una goccia di luce è impigliata in ogni ruga, un grammo di primavera e di futuro ha messo radici in ogni volto. La fede mi ripete che Dio è alle porte, è vicino, è qui, è in loro. «Ognuno un proprio momento di Dio» (D. M. Turoldo).