S.AMBROGIO di GRION

Avvisi parrocchiali

foglietto n. 50/2020

Domenica 27 Dicembre 2020 – Santa Famiglia

Il Figlio di Dio vive con Maria e Giuseppe

Vangelo di Luca (2,22-40)
Maria e Giuseppe portarono il bambino Gesù a Gerusalemme per presentarlo al Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi. Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo, gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore.

In ascolto della Parola
    Lo Spirito aveva rivelato a Simeone che non avrebbe visto la morte senza aver prima veduto il Messia, poi Simeone dice tre parole immense su Gesù: egli è qui come caduta, risurrezione, come segno di contraddizione. Gesù come caduta. Caduta dei nostri piccoli o grandi idoli, rovina del nostro mondo di maschere e bugie, della vita insufficiente e malata. Venuto a rovinare tutto ciò che rovina l’uomo, a portare spada e fuoco per tagliare e bruciare ciò che è contro l’umano. Egli è qui per la risurrezione: è la forza che ti fa rialzare quando credi che per te è finita, che ti fa partire anche se hai il vuoto dentro e il nero davanti agli occhi. È qui e assicura che vivere è l’infinita pazienza di ricominciare. Cristo contraddizione del nostro illusorio equilibrio tra il dare e l’avere; che contraddice tutta la mia mediocrità, tutte le mie idee sbagliate su Dio. Caduta, risurrezione contraddizione. Tre parole che danno respiro e movimento alla vita, con dentro il luminoso potere di far vedere che tutte le cose sono ormai abitate da un oltre. La figura di Anna chiude il grande affresco. Una donna profeta! Un’altra, oltre ad Elisabetta e Maria, capaci di incantarsi davanti a un neonato perché sentono Dio come futuro.

Auguri di Natale 2020

   Carissimi fratelli e sorelle, desidero esprimere alle vostre famiglie un sincero augurio di un Santo Natale;
la bontà di Dio che si è rivelata nella nascita di suo Figlio a Betlemme,
possa sostenere il vostro cammino quotidiano e dia a tutti la grazia di confidare nel suo aiuto.
Desidero essere vicino con preghiera alle persone giovani,
adulte e anziane che in questo Natale si trovano nella malattia,
nella fatica della vita e nelle relazioni familiari difficili.
don Maurizio

N.B. Un ringraziamento alle persone che hanno animano le liturgie;
i chierichetti, i cori e gli animatori del canto, i lettori e ministri dell’eucaristia,
i sacristi e i volontari che rendono bella e accogliente la chiesa.
Un grazie particolare a coloro che hanno allestito il presepe.

Cosa ci insegna la sacra famiglia?
Nella famiglia di Nazareth vediamo l’amore reciproco di Maria e Giuseppe, sigillato dalla consapevolezza di custodire una vocazione bellissima. L’amore di Giuseppe e Maria ha dovuto affrontare difficoltà gravi a Nazareth, a Betlemme, in Egitto… ma ha sempre vinto perché́ si affidava al Padre.
Nazareth, come ha detto stupendamente Paolo VI nel suo viaggio in Terra Santa, ci insegna il silenzio e il lavoro: «La casa di Nazareth è la scuola dove si è iniziato a comprendere la vita di Gesù, cioè la scuola del Vangelo… In primo luogo essa ci insegna il silenzio. Oh! se rinascesse in noi la stima del silenzio, atmosfera ammirabile ed indispensabile dello spirito… Qui comprendiamo il modo di vivere in famiglia… Infine impariamo la lezione del lavoro… la legge, severa certo ma redentrice della fatica umana».
La casa di Nazareth, ci insegna a scoprire le cose essenziali che rendono bella e forte la vita: l’amore per i rapporti veri, per la semplicità, la sincerità, il sacrificio per coloro cui vogliamo bene, la laboriosità.

Preghiera per la famiglia

Dio, dal quale proviene ogni paternità in cielo e sulla terra,
fa che ogni famiglia umana sulla terra diventi, mediante il tuo Figlio Gesù,
nato da donna, sorgente di divina carità, un luogo della vita e dell’amore.
Fa’ che la tua grazia guidi i pensieri, le gioie e le fatiche degli sposi
verso il vero bene delle loro famiglie e di tutte le famiglie del mondo.
Fa’ che le giovani generazioni trovino nella famiglia un luogo importante
per la loro crescita umana e per la vita di fede.
Fa’ che l’amore rafforzato dalla grazia del sacramento del matrimonio,
sia sempre più forte di ogni debolezza e di ogni crisi, attraverso le quali,
a volte passano le nostre famiglie.
Per l’intercessione della Sacra Famiglia di Nazaret, la Chiesa possa compiere
la sua missione nella famiglia e mediante la famiglia. Amen.

Veglia di Preghiera per le nostre famiglie DOMENICA 27 DICEMBRE ore 17.00 in chiesa a S. Ambrogio, animata dagli adulti dell’Azione cattolica e dagli sposi della nostra comunità, segno di vicinanza alle famiglie che stanno vivendo situazioni difficili, per la sofferenza, per la malattia, per relazioni matrimoniali che si sono spezzate, per la perdita di una persona cara tutti sono invitati a partecipare per pregare e confidare nell’aiuto del Signore.

Carità verso i poveri delle parrocchie: Raccolta dei generi alimentari – CESTO della CONDIVISIONE in Chiesa.

Per VISITA AGLI AMMALATI NELLE CASE, a causa della situazione sanitaria, d. Maurizio passerà dopo le feste metà gennaio, da coloro che lo desiderano.
Il vicario del Vescovo, raccomanda ai ministri dell’Eucaristia che portano la Comunione agli anziani e ammalati, di rispettare le dovute attenzioni prima di recarsi nelle case di persone deboli e che sono le più soggette al contagio, la visita deve sempre essere accordata dai familiari.

Catechesi in parrocchia anno 2020 – 2021
Per 2^elementare, inizio incontri dopo Natale, per chi non l’ha ancora fatta, iscrizione in parrocchia entro sabato 9 gennaio.
Incontro unitario di formazione delle catechiste delle 4 parrocchie in Oratorio di Trebaseleghe ore 20.00
* Gruppo 3^ Elementare: Mercoledì 30 dicembre
* Gruppo 4^ Elementare: Martedì 29 dicembre
* Gruppo 5^ Elementare: Lunedì 28 dicembre
* Gruppo 1^ Media: Martedì 29 dicembre
* Gruppo 2^ Media: Martedì 29 dicembre
* Gruppo 3^ Media: Mercoledì 30 dicembre

ACCESSO ALLA CHIESA PER CELEBRAZIONI: igienizzarsi le mani, sedersi sui posti indicati, tenere la mascherina per tutta la celebrazione

Affidiamo alla bontà del Signore e al suo amore: Pontin Alessandro e i figli Francesca e Pietro, mancati domenica scorsa, preghiamo per questa famiglia colpita da questo tragico evento.

Offerte per Sagrato della Chiesa: € 100 (parrocchiano) € 200 donati dal Gruppo Oratorio in memoria dei genitori di Paolo Basso. Si ringrazia per il gesto di aiuto alla comunità

AVVISI DELLA COLLABORAZIONE

PERCORSO DI PREPARAZIONE AL SACRAMENTO DEL MATRIMONIO Dal 21 febbraio al 9 maggio anno 2021 Informazioni e iscrizioni canonica di Trebaseleghe don Rolando 049 9385064 – entro il 23 gennaio 2021.

COMMENTO AL VANGELO

Vecchiaia del mondo e giovinezza eterna di Dio
di E. Rocchi

Portarono il Bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore.

Una giovanissima coppia e un neonato che portano la povera offerta dei poveri: due tortore, e la più preziosa offerta del mondo: un bambino. Vengono nella casa del Signore e sulla soglia è il Signore che viene loro incontro attraverso due creature intrise di vita e di Spirito, due anziani, Simeone e Anna, occhi stanchi per la vecchiaia e giovani per il desiderio: la vecchiaia del mondo accoglie fra le sue braccia l’eterna giovinezza di Dio. E la liturgia che si compie, in quel cortile aperto a tutti, è naturale e semplice, naturale e perciò divina: Simeone prende in braccio Gesù e benedice Dio. Compie un gesto sacerdotale, una autentica liturgia, possibile a tutti. Un anziano, diventato onda di speranza, una laica sotto l’ala dello Spirito benedicono Dio e il figlio di Dio: la benedizione non è un ufficio d’élite, ma esubero di gioia che ciascuno può offrire a Dio (R. Virgili).

Anche Maria e Giuseppe sono benedetti, tutta la famiglia viene avvolta da un velo di luce per la benedizione e la profezia di quella coppia di anziani laici, profeti e sacerdoti a un tempo: la benedizione e la profezia non sono riservate ad una categoria sacra, abitano nel cortile aperto a tutti. Lo Spirito aveva rivelato a Simeone che non avrebbe visto la morte senza aver prima veduto il Messia. Parole che sono per me e per te: io non morirò senza aver visto l’offensiva di Dio, l’offensiva della luce già in atto dovunque, l’offensiva mite e possente del lievito e del granello di senape.

Poi Simeone dice tre parole immense su Gesù: egli è qui come caduta, risurrezione, come segno di contraddizione. Gesù come caduta. Caduta dei nostri piccoli o grandi idoli, rovina del nostro mondo di maschere e bugie, della vita insufficiente e malata. Venuto a rovinare tutto ciò che rovina l’uomo, a portare spada e fuoco per tagliare e bruciare ciò che è contro l’umano. Egli è qui per la risurrezione: è la forza che ti fa rialzare quando credi che per te è finita, che ti fa partire anche se hai il vuoto dentro e il nero davanti agli occhi. È qui e assicura che vivere è l’infinita pazienza di ricominciare. Cristo contraddizione del nostro illusorio equilibrio tra il dare e l’avere; che contraddice tutta la mia mediocrità, tutte le mie idee sbagliate su Dio.

Caduta, risurrezione contraddizione. Tre parole che danno respiro e movimento alla vita, con dentro il luminoso potere di far vedere che tutte le cose sono ormai abitate da un oltre. La figura di Anna chiude il grande affresco. Una donna profeta! Un’altra, oltre ad Elisabetta e Maria, capaci di incantarsi davanti a un neonato perché sentono Dio come futuro.