S.AMBROGIO di GRION

Avvisi parrocchiali

foglietto n. 5/2022

Domenica 30 Gennaio 2022
IV del Tempo Ordinario

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Appuntamenti della settimana e Avvisi pastorali

La Catechesi, per ragazzi delle elementari e medie, questa settimana si riprendono gli incontri in presenza e le famiglie sono invitate anche alla Messa del sabato o della domenica; per la ripresa delle attività di gruppo dell’Azione Cattolica, gli animatori avviseranno le famiglie dei ragazzi e adolescenti;

Oggi 30 gennaio: S. Messa ore 9.30 sono invitati i ragazzi del catechismo;
ore 10.15 – 12.30 Apertura del Bar dell’Oratorio per le famiglie;

* Lunedì 31 gennaio ore 20.30 in Oratorio di Silvelle per giovani e adulti di Silvelle e S. Ambrogio: “Il Vangelo nelle Case” ascolto e condivisione sulla Parola di Dio (ci ritroviamo negli ambienti parrocchiali e non nelle case, a motivo della pandemia);

* Martedì 1° febbraio ore 18.30 a S. Ambrogio: Comitato gestione Scuola Infanzia;

* Giovedì 3 febbraio ore 20.45 Salone Teatro S. Ambrogio: Incontro Consiglio Pastorale – Presentazione della Lettera Pastorale del Vescovo: “Subito cercammo di partire” e confronto sulla traccia per il cammino sinodale della Chiesa italiana;

* Venerdì 4 febbraio primo del mese – ore 8.30 S. Messa a Silvelle; ore 20.30 Adorazione Eucaristica a Silvelle;

Domenica 6 Febbraio si celebra la 44^ Giornata nazionale per la Vita – alle Messe ricordiamo don Ilario nel 16° anniversario della morte, per tanti anni parroco di questa comunità – S. Messa ore 9.30 Consegna del Vangelo ai ragazzi della Prima Comunione e dopo la Messa incontro con i loro genitori; S. Messa ore 11.00 con i fidanzati di S. Ambrogio e Silvelle che quest’anno celebrano il matrimonio (dopo Messa ritrovo di gruppo in Sala Teatro);

GIORNATA MONDIALE del MALATO – Venerdì 11 Febbraio Madonna di Lourdes
a S. Ambrogio ore 15.30 Rosario per gli ammalati – ore 16.00 S. Messa;
a Silvelle ore 17.00 Rosario per gli  ammalati – ore 17.30 S. Messa;

Prenotazione delle Messe per i defunti: in canonica e in sacrestia prima e dopo le celebrazioni;

Per la partecipazione alle celebrazioni in Chiesa, in questo periodo ancora critico, la Conferenza episcopale italiana raccomanda a tutti il rispetto delle norme sanitarie per proteggere le persone più deboli e vulnerabili – i posti sono quelli previsti dal protocollo per la sicurezza, attenersi al distanziamento tra persone che non sono dello stesso nucleo familiare; portare sempre la mascherina e igienizzazioni delle mani

* Carità verso i poveri delle parrocchie: Raccolta dei generi alimentari – CESTO della CONDIVISIONE in Chiesa per il Centro di Ascolto di Levada; (Sabato 9 gennaio ha riaperto dopo la pausa natalizia); in questi mesi è cessata la raccolta e distribuzione del vestiario a Levada, per chi fosse interessato questo servizio continua presso Sede del Gruppone  a Rustega – via Guizze Alte n° 34 – Orario di apertura al sabato ore 14.30 – 18.00

Mercoledì 2 febbraio ore 15.30 S. Messa a S. Ambrogio: Festa della presentazione al Tempio di Gesù (Candelora) con la benedizione delle candele da portare a casa

COMMENTO AL VANGELO

Non i profeti ma gli amanti salveranno il mondo
di E. Rocchi

Vangelo di Luca (4,21-30)

  Gesù cominciò a dire nella sinagoga: «Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». Tutti gli davano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca e dicevano: «Non è costui il figlio di Giuseppe?» (…).

Nazaret passa in fretta dallo stupore all’indignazione, dagli applausi a un raptus di violenza. Tutto parte da una richiesta: «Fai anche qui i miracoli di Cafarnao!». Quello che cercano è un bancomat di miracoli fra i vicoli del villaggio, un Dio che stupisca con effetti speciali, che risolva i problemi e non uno che cambi il cuore. Non farò miracoli qui; li ho fatti a Cafarnao e a Sidone e sulla pelle del lebbroso: il mondo è pieno di miracoli, eppure non bastano mai.

Li aveva appena incantati con il sogno di un mondo nuovo, lucente di libertà, di occhi guariti, di poveri in festa, e loro lo riconducono alle loro attese, a un Dio da adoperare a proprio profitto, nei piccoli naufragi quotidiani. Ma il Dio di Gesù non si sostituisce a me, non occupa, non invade, non si impossessa. È un Dio di sconfinamenti, la sua casa è il mondo: e la sinagoga si popola di vedove forestiere e di generali nemici. Inaugurando così un confronto tra miracolo e profezia, tra il Dio spiazzante della Parola e il Dio comodo dei problemi risolti. Eppure, che cosa c’è di più potente e di più bello di uno, di molti profeti, uomini dal cuore in fiamme, donne certe di Dio? Come gli abitanti di Nazaret, siamo una generazione che ha sperperato i suoi profeti, che ha dissipato il miracolo di tanta profezia che lo Spirito ha acceso dentro e fuori la Chiesa.

I nomi sono tanti, li conoscete tutti. «Non è costui il figlio di Giuseppe?» Che la profezia abbia trovato casa in uno che non è neanche un levita o uno scriba, che ha le mani callose, come le mie, uno della porta accanto, che ha più o meno i problemi che ho io; che lo Spirito faccia del quotidiano la sua eternità, che l’infinito sia alla latitudine di casa, questo ci pare poco probabile. Belli i profeti, ma neanche la profezia basta. Ciò che salverà il mondo non sono Elia o Eliseo. Non coloro che hanno una fede da trasportare le montagne, ma coloro che sanno trasportare il loro cuore verso gli altri e per loro. Non i profeti, ma gli amanti. E se la profezia è imperfetta, se è per pochi, l’amore è per tutti. L’unica cosa che rimane quando non rimane più nulla. Allora lo condussero sul ciglio del monte per gettarlo giù.

Ma come sempre negli interventi di Dio, improvvisamente si verifica nel racconto lo strappo di una porta che si apre, di una breccia nel muro, un “ma”: ma Gesù passando in mezzo a loro si mise in cammino. Non fugge, non si nasconde, passa in mezzo; aprendosi un solco come di seminatore o di mietitore, mostrando che si può ostacolare la profezia, ma non bloccarla. “Non puoi fermare il vento, gli fai solo perdere tempo” (F. De Andrè). Non facciamo perdere tempo al vento di Dio.