S.AMBROGIO di GRION

Avvisi parrocchiali

Marco ci presenta Gesù in cammino, va verso la gente e predicando il vangelo di Dio. Perché?

Gesù cammina per portare una buona notizia, anzi la buona notizia (Vangelo) di Dio: ci siamo questo è il momento il regno dei cieli è vicino, cioè Dio si è fatto vicino, non è più lontano disinteressato dell’uomo, ma si è fatto visibile toccabile in Gesù.

Possiamo chiederci oggi se siamo in chiesa perché abbiamo bisogno di una buona notizia, oppure se siamo assuefatti delle brutte notizie e non ci interessa più niente?

Guardiamo più da vicino questa nuova buona notizia. E’ Gesù di Nazareth, con la sua umanità è venuto a dirci che Dio si coinvolge per l’umanità, non è indifferente. E’ venuto a guarire chi è malato, a togliere dalla solitudine, a far ripartire che era caduto, a reintegrare chi era escluso, in una parola è venuto a portare vita, a portare salvezza: sono vivo perché non sono più solo, qualcuno mi è vicino. Abbiamo bisogno di questa buona notizia, oppure bastiamo a noi stessi?

Di fronte a questa buona notizia Gesù ci chiede di convertirci e credere al vangelo.

Convertirsi significa accorgersi che si è sbagliato strada nella ricerca della felicità. Chiediamoci dove andiamo in cerca di vera felicità? Di fronte a un fatica, a un problema magari ci buttiamo nel consumare le cose, le relazioni, le persone. Magari cerchiamo di non vedere di tirare avanti peggiorando la situazione propria e altri.

Convertirsi significa girarsi verso al luce, girarsi verso Gesù lui è quella luce che ci permette di trovare quella gioia che nasce dal scoprirsi amati, accolti per quello che si è, quella gioia che è condivisione profonda e vera di ciò che sono. Convertirsi è guardare a Gesù, come lui ha vissuto per trovare luce per le nostre situazioni.

Credere: significa mi butto, mi coinvolgo, non sto a guardare a calcolare se mi conviene, mi gioco per questa buona notizia. Gesù cammina ancora vede e chiama. In questa avventura non vuole essere da solo coinvolge anche altre persone, i primi discepoli. Venite dietro a me fi farò diventare pescatori di uomini. Il primo passo è andare dietro a lui, tradotto oggi è leggere il suo vangelo, nutrirci della sua umanità, conoscerlo perché così lui ci farà pescatori di uomini. Cioè tirare fuori la gente dalle varie situazioni di morte, di solitudine. Coinvolgersi con l’umanità bisognosa e tirarla fuori dalla morte, portarla a lui, fargli fare esperienza della gratuità del suo amore.

Oggi quei discepoli siamo noi, è la chiesa il corpo di Cristo che vive in mezzo al mondo. Siamo noi la buona notizia di Dio per l’umanità. Chiediamoci se come cristiani stiamo camminando dietro a Gesù, ci nutriamo di lui. Se siamo luce per gli altri, la luce di Cristo del suo amore?

Cosa dobbiamo lasciare? Paure, sospetti che Dio sia così vicino, così misericordioso? Fammi conoscere Signore le tue vie?

Chiediamo che ci aiuti a conoscere le sue vie, che sono vie che portano a gioia piena, a vita nuova e traboccante.