S.AMBROGIO di GRION

Avvisi parrocchiali

Mi ha colpito alcune settimane fa il racconto delle coppie di fidanzati che condividevano quando avevano fatto esperienza di Dio nella loro vita…

E’ un po’ la stessa esperienza che fanno i discepoli nel Tabor con Gesù, assistono a qualcosa di grande, di gratuito che va oltre i loro schemi. Gesù si trasfigura, cioè prende una forma diversa, nuova, luminosa. Assume un aspetto diverso dal normale… Questo succede quando ci fidiamo di Dio.

E’ un gesto gratuito che Gesù compie di fronte ai discepoli disorientati perché lui ha annunciato la sua passione e morte… Non è possibile un messia così. E’ un po’ come l’esperienza di quel muro, richiama le prove della vita, fallimenti, momenti di sconforto sembra che tutto non vada… Ma ci sono delle fessure che lasciano passare la luce… Se anche ci sono momenti faticosi, se Gesù deve passare la passione e morte è perché tutto ciò lo porta a una meta di luce.

Gesù offre un anticipo della metà, lui manifesterà l’amore incondizionato di Dio per l’umanità, anche se questo passerà per una strada di rifiuto di dolore.

Quante volte possiamo trovarci in questa stessa strada, di fatica, rifiuto, dolore, sofferenza perché cerchiamo di testimoniare l’amore di Dio, la cura di Dio per l’umanità. E ci verrebbe voglia di mollare… Gesù trasfigurato ci dice la bellezza di donarci ugualmente, di non mollare. Gesù trasfigurato è un segno per dirti: “Fidati di percorrere la strada del donarti”…

E’ un segno che diventa CHIAMATA… fidarci di continuare il nostro cammino ASCOLTANDO…

“Questi è il figlio mio l’amato, in lui ho posto il mio compiacimento. ASCOLTATELO.”

Ascoltare lui, significa fidarci di fare come lui, perché il Padre ci trasfigurerà.

ASCOLTARE, il segno di luce, è bello… Ascoltare la sua parola, camminare dietro a lui, fidarci di fare, di vivere come Gesù ha vissuto, S. Paolo ci ricorda, “Egli ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita.” Quante volte ci viene da dire, non vale la pena essere coerente, preciso, prendere la posizione degli ultimi, di chi ha bisogno.

Ascoltare significa anche, come ha fatto Abramo, partire. Lasciare le proprie sicurezze, quello che si è conviti di sapere, di avere e fidarci di percorrere strade nuove.

Ascoltare significa anche sapere vedere quei segni di luce che riceviamo. Non c’è solo il muro, le fatiche, ma anche tanti gesti di  luce che ci accompagnano.

Ascoltare significa anche vedere il volto dell’altro e il nostro che cambiano quando riceviamo e compiamo gesti di luce: un aiuto, abbraccio, il condividere ciò che si vive dentro…

Impariamo a vedere, ad ascoltare queste trasfigurazioni quotidiane che Dio opera, che nascono quando di fidiamo di ascoltare la sua parola.

E’ bello per noi essere qui…è bello fare esperienza della luce di Dio, cioè che non sei da solo.
In forza di questa luce percorriamo, li dove viviamo, la strada del donarci.