S.AMBROGIO di GRION

Avvisi parrocchiali

foglietto n. 14/2021

Domenica 4 Aprile 2021
Domenica di Pasqua

Il Signore è Risorto Alleluia!

 

PREGHIERA di BENEDIZIONE della FAMIGLIA prima del pranzo del giorno di Pasqua
Quando la famiglia è riunita attorno alla tavola  si può benedire la mensa e chi la condivide

Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.
Dal Vangelo di Luca (Lc 24, 30-31) Quando fu a tavolo con i discepoli di Emmaus, Gesù prese il pane, disse la benedizione, lo spezzò e lo diede loro. Allora si aprirono i loro occhi e lo riconobbero.   Breve pausa di silenzio

Padre nostro…

Preghiera: Ti benediciamo, Dio Padre, Signore del cielo e della terra, perché nella Risurrezione di Gesù dai morti ci doni la speranza della vita nuova ed eterna. Benedici la nostra famiglia raccolta attorno alla mensa, rafforza i legami che ci uniscono e fa’ che possiamo diffondere la gioia del Signore risorto a tutte le persone che incontriamo. Egli vive e regna nei secoli dei secoli. Amen.
(benedizione con l’acqua benedetta)

al termine del pranzo si può concludere con questa breve preghiera:

Grazie, Signore, per il cibo che ci hai dato e soprattutto per la comunione che hai creato attorno a questa mensa. Aiutaci a vivere sempre nella gratitudine e nella solidarietà. Per Cristo nostro Signore. Amen

(nei giorni di Pasqua, è possibile portare a casa l’acqua benedetta nella veglia pasquale per la preghiera e la benedizione della casa)

In questi giorni è mancata: Marazzato Antonia, affidiamo questa sorella all’incontro con il Signore che ha vinto la morte

PULIZIE ORATORIO E SALE CATECHISMIO
Sospese

Gesto di Carità: Raccolta dei generi alimentari – CESTO della CONDIVISIONE, in Chiesa (aiuto alle famiglie del territorio, si portano generi di prima necessità riso, legumi, scatolame) verranno distribuiti al sabato pomeriggio presso il Centro Caritas a Levada:

TEMPO DI PASQUA – “Cristo è risorto Alleluia!”
L’evento pasquale di Gesù è il fondamento di tutta la fede cristiana. Il tempo pasquale (50 giorni fino alla festa di Pentecoste: Domenica 23 maggio) prolunga la memoria di questo evento. La Pasqua è celebrata per cinquanta giorni e permea la vita delle comunità cristiane, ne caratterizza gli atteggiamenti: gioia, libertà, condivisione e quella comunione fraterna che è capace di trasformare il mondo.
Le letture di questo ‘tempo di Pasqua’ ci presentano gli incontri dei discepoli con il Risorto e i valori legati alla fede in Colui che ha vinto la morte.

“Cristo nostra Pasqua, è stato immolato: facciamo festa nel Signore”

* Vangelo di Giovanni  (20,1-9)
Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».
Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.
Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.   Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.

 La Parola per la nostra vita
 Una tomba, un giardino, una casa e un andare e venire di donne e di uomini. Maria di Magdala esce di casa quando è ancora notte, buio nel cielo e buio nel cuore. Non ha niente tra le mani, solo il suo amore che si ribella all’assenza di Gesù.
   Maddalena ha un gran coraggio. Quell’uomo amato, che sapeva di cielo, che aveva spalancato per lei orizzonti infiniti, è ora chiuso in un buco nella roccia. Tutto finito. Ma perché Maria si reca al sepolcro? «Perché si avvicinò alla tomba, pur essendo una donna, mentre ebbero paura gli uomini? Perché lei gli apparteneva e il suo cuore era presso di lui. Dove era lui, era anche il cuore di lei. Perciò non aveva paura».
E vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Il sepolcro è spalancato, vuoto e risplendente, nel fresco dell’alba. E fuori è primavera. Il sepolcro è aperto come il guscio di un seme. E vuoto.

Augurio alla comunità
 La Pasqua ci renda donne e uomini “per gli altri”, capaci di donare a tutti il suo Amore, un augurio che si estende, anche alle persone della comunità che sono alla ricerca di luce e di gioia per la propria vita e che non sempre riescono a trovarla. Desidero manifestare la vicinanza e preghiera verso fratelli e sorelle ammalati e a quanti in questa Pasqua non riescono a sentire la presenza e l’aiuto del Signore, per situazioni faticose che stanno attraversando.
Rivolgo un sincero ringraziamento, alle persone che hanno collaborato nei vari servizi durante le celebrazioni della settimana santa: i cori, i lettori, le catechiste, l’azione cattolica, i sacristi e le donne che rendono bella e accogliente la nostra chiesa.                                                                    don Maurizio

Iniziative di Pasqua per la Parrocchia e la Scuola dell’infanzia:
* Contributo con la Lotteria – Uova di cioccolato € 1.680,00
* Contribuito per Scuola Infanzia: Focacce pasquali € 924,00
un ringraziamento per tutti coloro che hanno collaborato a queste iniziative

Appuntamenti della Settimana:
Con la riapertura delle Scuole, anche in parrocchia in questa settimana riprendono gli incontri di Catechesi con i ragazzi delle Elementari e Medie in presenza (secondo gli orari di ogni gruppo) e le altre attività pastorali.
Mese di aprile la Messa feriale del venerdì sarà celebrata alla sera alle ore 18.30 (può essere anche una buona opportunità per le persone che non riescono a partecipare alla domenica).
* Martedì 6 aprile ore 20.00 a Silvelle (piazzale della chiesa) continua la recita del Rosario a piedi lungo l’Ostiglia (nel tempo di Pasqua la preghiera sarà per le famiglie e in particolare i bambini e i ragazzi);
* Giovedì 8 aprile ore 20.00 in Oratorio a Silvelle: Incontro di catechesi in preparazione al Battesimo per i genitori di S. Ambrogio e Silvelle;
* Domenica 11 aprile – Festa della Divina Misericordia ore 15.00 in Chiesa a Trebaseleghe: preghiera della Coroncina e Adorazione Eucaristica;
* Lunedì 12 aprile ore 20.30 – 21.30 in Chiesa a S. Ambrogio: “Ascolto della Parola” per giovani, adulti,, con modalità del Vangelo nelle case
Iniziative Estive per le 4 Parrocchie di Trebaseleghe: GREST Estate 2021 stiamo progettando qualche esperienza per i ragazzi, chiediamo la disponibilità degli  adulti, contattare don Riccardo 3202471343
* Giovedì 8 Aprile ore 20.30 Incontro diocesano per adulti, responsabili dei Grest 2021 “Per sognare” presenza del Vescovo; (su piattaforma Zoom iscrizione entro 6 aprile);

COMMENTO AL VANGELO

La Pasqua movimento d’amore senza fine
di E. Rocchi

Tre donne, di buon mattino, quasi clandestinamente, in quell’ora in cui si passa dal buio alla luce, vanno a prendersi cura del corpo di Gesù, come sanno, con il poco che hanno. Lo amano anche da morto, il loro maestro, e scoprono che il tempo dell’amore è più lungo del tempo della vita, mentre passano di sorpresa in sorpresa: «guardando videro che il grande masso era già stato spostato».

Pasqua è la festa dei macigni rotolati via, delle pietre rovesciate dall’imboccatura del cuore, dall’ingresso dell’anima. Stupore, disorientamento, paura, eppure entrano, fragili e indomite, incontro a una sorpresa più grande: un messaggero giovane (il mondo intero è nuovo, fresco, giovane, in quel mattino) con un annuncio che sembra essere la bella notizia tanto attesa: «Gesù che avete visto crocifisso è risorto». Avrebbero dovuto gioire, invece ammutoliscono. Il giovane le incalza «Non è qui». Che bella questa parola: “non è qui”, lui c’è, vive, ma non qui. Lui è il vivente, un Dio da sorprendere nella vita. C’è, ma va cercato fuori dal territorio delle tombe, in giro per le strade, per le case, dovunque, eccetto che fra le cose morte: “lui è in ogni scelta per un più grande amore, è nella fame di pace, negli abbracci degli amanti, nel grido vittorioso del bambino che nasce, nell’ultimo respiro del morente” (G. Vannucci).

E poi ancora una sorpresa: la fiducia immensa del Signore che affida proprio a loro così disorientate, il grande annuncio: «Andate e dite», con i due imperativi propri della missione. Da discepole senza parole, a missionarie dei discepoli senza coraggio. «Vi precede in Galilea». E appare un Dio migratore, che ama gli spazi aperti, che apre cammini, attraversa muri e spalanca porte: un seme di fuoco che si apre la strada nella storia. Vi precede: avanza alla testa della lunga carovana dell’umanità incamminata verso la vita; cammina davanti, ad aprire l’immensa migrazione verso la terra promessa. Davanti, a ricevere in faccia il vento, la morte, e poi il sole del primo mattino, senza arretrare di un passo mai. Il Vangelo di Pasqua ci racconta che nella vita è nascosto un segreto che Cristo è venuto a sussurrarci amorosamente all’orecchio.

Il segreto è questo: c’è un movimento d’amore dentro la vita che non le permette mai di restare ferma, che la rimette in moto dopo ogni morte, che la rilancia dopo ogni scacco, che per ogni uomo che uccide cento ce ne sono che curano le ferite, e mille ciliegi che continuano ostinatamente a fiorire. Un movimento d’amore che non ha mai fine, che nessuna violenza umana potrà mai arrestare, un flusso vitale dentro al quale è presa ogni cosa che vive, e che rivela il nome ultimo di Dio: Risurrezione.